Nuovi spazi per bici e motocicli (eliminando quello per le auto dei residenti)
Da Lunedì 7 maggio 2012, all'inizio di Via Necchi, nei pressi dell'università cattolica, è stato convertito, in spazi per il parcheggio di cicli e motocicli, quello che era uno spazio riservato alle auto dei residenti, per un totale di circa 6/7 posti auto, che non sono stati ripristinati altrove.
La logica, consolidata da anni, a prescindere dai colori degli amministratori, è quella di ridurre sempre più gli spazi riservati ai residenti nel cento (le famose strisce gialle) con l'unica vera differenza, rispetto a chi abita fuori, che noi non possiamo godere dalla possibilità di sostare su quelle BLU.
Nell'ultimo anno, nella zona dove ho la fortuna di vivere, avremo perso tra i 20 e i 30 posti auto, tra il rifacimento di Via Ansperto e Via Morigi.
Non sono contrario ad una politica che cerca di rendere più vivibile milano, ma spesso queste buone azioni sono mal eseguite, perché, come in questo caso, gli studenti della cattolica andranno avanti a parcheggiare sul marciapiede nei pressi dell'ingresso dell'università, e non verranno mai multati.
Non solo, ma quelli che vengono in macchina da fuori, occupano spesso gli spazi per i residenti, perché l'eventuale multa è minore se paragonata al parcheggio sul marciapiede, per non dire negli spazi degli handicappati (e ci mancherebbe).
Inoltre teniamo anche conto della caserma della polizia (che è dell'università) per la quale sono riservati diversi spazi, spesso inutilizzati.
Per una persona come me, che ha una sola vettura per un nucleo famigliare di 5 persone, dover, a volte, "girare" per 45 minuti a cercare un posto, le poche volte che uso la macchina in settimana, ed eventualmente rischiare di prendere multe salate, sembra poco affine al concetto di "milano vivibile".
Tra l'altro, giusto per inquadrare il tutto, oltre ad usare il veicolo prevalentemente nei week end, uso solo mezzi, bici e bike-mi, quindi mi reputo molto attento ai problemi della mobilità sostenibile, però facciamo si che sia anche sostenibile poter vivere in centro, perché, se da una parte io sono un privilegiato, non mi sembra giusto (dato che pago le tasse come tutti) di dover essere penalizzato per preconcetti ipocriti ed ideologici.
Giulio O.