Bilancio 2012 del Comune di Milano: conti in ordine per migliorare i servizi e rilanciare gli investimenti
Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
BILANCIO 2012. CONTI IN ORDINE PER MIGLIORARE I SERVIZI E RILANCIARE GLI INVESTIMENTI
Milano, 25 maggio 2012 - Risanare il bilancio e investire. Sono le due parole d’ordine che caratterizzano il Bilancio 2012 varato stamani dalla Giunta.
“Vogliamo avere un bilancio sano con i conti in ordine – ha dichiarato l’assessore al Bilancio Bruno Tabacci - per far ripartire la città, garantendo e migliorando i servizi per i cittadini. Tutto questo intendiamo farlo con misure eque, con un’attenzione particolare alle fasce più deboli della popolazione, assicurando un piano di investimenti indispensabile al futuro di Milano e dei milanesi”.
Queste le linee essenziali del Bilancio. Nessun aumento per l’Imu sulla prima casa, con l’aliquota minima dello 0,4 il cui introito va interamente allo Stato. Esenzione totale dall’addizionale Irpef per i redditi fino a 33.500 euro, al di sopra di questa soglia aliquote scaglionate: i redditi inferiori a 49.000 euro pagheranno meno dello scorso anno.
Via libera dall’esecutivo di Palazzo Marino alla proposta di delibera da sottoporre al Consiglio comunale per l’individuazione delle nuove aliquote IMU e del relativo regolamento.
L’Amministrazione ha voluto tutelare al massimo la prima casa e le relative pertinenze adottando l’aliquota minima prevista dalla legge (pari allo 0.4% il cui gettito è destinato interamente allo Stato). Non sono stati introdotti gli incrementi percentuali previsti dalla legge sino a un massimo dello 0,2%. Per quanto riguarda le seconde case e gli immobili commerciali l’aliquota è di 1,06%. Per i fabbricati rurali strumentali, l’aliquota è dello 0,2% ( la minima prevista dalla normativa) considerata la particolare natura di tali immobili.
Diverse le riduzioni di aliquota presenti nel provvedimento adottato dalla Giunta, al fine di tutelare maggiormente le fasce più deboli della popolazione.
Confermata l’aliquota 0,4% per gli immobili posseduti da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero, a condizione che la casa non risulti affittata.
Aliquota ridotta dello 0,78% per le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari, nonché per gli alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari e agli enti di edilizia residenziale pubblica, il versamento effettivo sarà pari alla sola quota di competenza comunale, cioè 0.4%.
Prevista anche una riduzione dell’aliquota dello 0,78%, per le unità abitative locate a canone convenzionato a titolo di abitazione principale alle condizioni definite dall’ ”Accordo Locale per la città di Milano”.
Per l'anno 2012, il pagamento della prima rata dell'IMU è effettuato in misura pari al 50% dell'importo ottenuto applicando le aliquote di base. L'imposta dovuta per l'abitazione principale e per le relative pertinenze può anche essere versata in tre rate di cui la prima e la seconda in misura ciascuna pari ad un terzo dell'imposta., da corrispondere rispettivamente entro il 18 giugno e il 17 settembre; la terza rata è versata, entro il 17 dicembre, a saldo dell'imposta complessivamente dovuta per l'intero anno con conguaglio sulle precedenti rate.
È confermata anche per il 2012 l’esenzione totale dall’addizionale Irpef per i redditi imponibili fino a 33.500 euro. Questa soglia di esenzione, la più alta tra le grandi città italiane, tutela i redditi più bassi e tiene contro della grave e persistente crisi economica che ha comportato una diminuzione dei redditi delle famiglie e del loro potere di acquisto. Esclusivamente per i redditi superiori a 33.500 euro sono previste aliquote differenziate per scaglioni di reddito stabiliti dalla legge statale. I redditi inferiori a 49mila euro pagheranno di meno rispetto allo scorso anno.
Milano è l’unica tra le grandi città ad avere modulato le aliquote per scaglioni di reddito. Ecco un confronto con le altre grandi città.
A Torino nel 2011 l’aliquota era dello 0,5% con soglia di esenzione fino a 11.000 euro. Per il 2012 la proposta è lo 0,8 mantenendo la stessa esenzione.
A Genova è applicata un’aliquota unica dello 0,8 per il 2012 (era lo 0,7 nel 2011). La soglia di esenzione è di 10.000 euro. A Bologna l’aliquota unica è dello 0,7 nel 2012 con esenzioni fino a 12.000 euro di reddito.
A Napoli l’aliquota era dello 0,5% nel 2011 senza esenzioni, per il 2012 l’aliquota proposta è lo 0,8. A Roma l’addizionale era dello 0,9 nel 2011 con esenzione solo per i redditi da pensione fino a 8.000 euro. Per il 2012 rimarrà lo 0,9. A Palermo nel 2012 l’aliquota è dello 0,8 senza esenzioni. Nel 2011 era dello 0,4 senza esenzioni.
La Giunta ha anche approvato la proposta di delibera da sottoporre al Consiglio comunale per l’introduzione dell’imposta di soggiorno e del relativo regolamento che, se approvato, entrerà in vigore dal 1 luglio 2012.
“Un provvedimento che allinea Milano a quanto già accade nella maggior parte delle città turistiche italiane ed europee”, spiega l’assessore al Commercio, Attività produttive e Turismo, Franco d’Alfonso. “Gli introiti saranno destinati specificatamente a interventi in favore del turismo e della promozione della città attraverso il sostegno delle strutture ricettive degli interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali di Milano. L’obiettivo è valorizzare la vocazione turistica della nostra città rendendola sempre più accogliente e a misura di visitatore”.
Destinatari saranno tutti i soggetti che alloggeranno nelle strutture ricettive presenti sul territorio comunale. L’applicazione dell’imposta sarà proporzionale alla tipologia delle strutture ricettive prescelte, siano esse alberghiere o extra-alberghiere. Quale parametro di riferimento oggettivo è stato individuato il criterio che identifica le tipologie e le classificazioni delle strutture ricettive tramite le stelle: sarà richiesto un numero di euro pari al numero di stelle (1 stella 1 euro, 2 stelle 2 euro, 3 stelle 3 euro, 4 stelle 4 euro, 5 stelle 5 euro) L’imposta verrà applicata a persona e per ogni giorno di permanenza, fatta eccezione per i residence per i quali sarà applicata fino ad un massimo di quattordici pernottamenti e/o alloggiamenti consecutivi.
Molte le esenzioni previste dal provvedimento a cominciare dai residenti Milano, i minori di 18 anni, i giovani fino a 25 anni che pernottano negli ostelli per la Gioventù, gli studenti universitari di età non superiore a 26 anni che alloggiano in strutture universitarie. Esenti anche i familiari e gli accompagnatori, limitatamente al periodo di ricovero, di persone degenti nelle strutture sanitarie di Milano e provincia e gli appartenenti alle forze dell’ordine che, per motivi di servizio, alloggiano in città.
Per favorire il soggiorno a Milano l’imposta dovuta potrà essere ridotta nei limiti del 50% per i periodi di scarsa affluenza turistica, individuati sulla base delle rilevazioni statistiche degli andamenti dei flussi turistici. Per eventi congressuali di rilevante importanza, l’agevolazione è condizionata ad una riduzione dei prezzi praticati dalle strutture pari almeno al 25%.
La proposta di delibera per la modifica delle tariffe 2012 e del regolamento per l’applicazione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU) sarà sottoposta al Consiglio comunale.
Secondo l’analisi condotta da GF Ambiente per Amsa sulle tariffe TARSU applicate dai principali capoluoghi, Milano, con la sua nuova tariffa base annua di 2,75 €/mq applicata all’abitazione principale, si collocherebbe – tra le grandi città - alle spalle di Roma (3,66), Napoli (3,26) e Catania (3,44).
“Nel 2011 - spiega l’assessore al Bilancio Bruno Tabacci - i ricavi da TARSU ammontavano a 196 mln euro contro un costo di servizio AMSA di 237 mln. Con una copertura pari all’82,9%. Il costo del servizio rifiuti per il 2012 è previsto pari a circa 252 mln di euro. Grazie alla riformulazione delle tariffe riusciremo a coprire i costi per il 99,69%. Una modifica della tariffazione necessaria a pareggiare i maggiori costi dovuti all’introduzione di nuovi servizi e al miglioramento di quelli già esistenti. Quest’operazione – conclude Tabacci – è una ridefinizione più equa e reale delle tariffe sulla vera produzione dei rifiuti che si inserisce in una gestione di bilancio più attenta a tutelare le fasce deboli bella popolazione”.
La TARSU è dovuta da chiunque occupi o detenga locali ed aree scoperte per qualsiasi uso. Seguendo la normativa vigente, considera la reale attitudine a produrre rifiuti da parte delle diverse categorie di contribuenti, ad oggi 10 a Milano. Inoltre il gettito complessivo proveniente dalla sua riscossione non può superare il costo del servizio di raccolta, smaltimento e gestione dei rifiuti. Pertanto, l’adeguamento tariffario proposto fermo al 2001, è stato dettato da due fattori: l’ampliamento dei servizi Amsa tra cui Spazzamento Globale, pulizia di parchi e giardini e Spazzino di Zona che hanno comportato un aumento del 21,2% (47,3 mln di euro) e il venir meno del contributo CIP 6 non più erogato e quantificato in circa 42 mln di euro.
Secondo quanto proposto in delibera gli incrementi, spalmati su tutte le dieci categorie di riferimento i cui coefficienti sono fermi al 2001, saranno in media al di sotto del 23%. La modifica di tali tariffe è poi l’occasione per rivedere le suddette categorie ricollocandole sulla base dell’effettiva quantità di rifiuti prodotti. In particolare, garage e box privati di pertinenza per esempio, aventi ad oggi tariffa più alta rispetto alle normali abitazioni, verranno equiparati proprio alle abitazioni (-10% rispetto all’attuale tariffazione). Tali adeguamenti, tariffari e di categoria, risultano inoltre necessari in vista del passaggio al nuovo tributo RES (Rifiuti e Servizi) che dal 2013 sostituirà la TARSU.
Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
BILANCIO. PISAPIA: “RISPETTATO PATTO DI STABILITÀ, 2012 ANNO DELLA SVOLTA”
Milano, 25 maggio 2012 – “Il bilancio varato oggi consente al Comune di rispettare il Patto di Stabilità per il 2012, si tratta di un risultato molto importante visto il deficit di 580 milioni di euro che abbiamo dovuto affrontare. Il 2012 deve anche essere l’anno della svolta per Milano. Dobbiamo rilanciare la città, per garantire quello sviluppo economico e quella possibilità di occupazione che possono arrivare solo se avremo le risorse per investire e per eliminare, per quanto possibile, la differenza sostanziale tra alcune zone del centro e le zone periferiche”.
Lo ha detto il Sindaco Giuliano Pisapia presentando le linee guida del Bilancio 2012 approvato oggi all’unanimità dalla Giunta.
“Abbiamo agito pensando soprattutto ad un criterio di equità, ancora più importante in questo momento di crisi economica. Sull’Irpef rimane l’esenzione più alta d’Italia e per quanto riguarda l’Imu sulla prima casa abbiamo adottato l’aliquota minima prevista per legge, il cui gettito andrà interamente allo Stato. Una manovra – ha spiegato il Sindaco – su cui, dopo il voto unanime in Giunta, continuerà il confronto. La Giunta naturalmente rispetterà le decisioni del Consiglio comunale e siamo disponibili ad alcune modifiche”.