I bimbi affetti da forme di allergia grave sono a rischio di schock anafilattico, per fronteggiare il quale è necessario praticare in tempi rapidi un'iniezione di adrenalina, tramite il dispositivo fastjekt. Purtroppo le strutture scolastiche non sono supportate da personale medico, per cui non esiste una predeterminata figura di riferimento deputata a questo tipo di intervento. Il ministero della Salute e quello dell'Istruzione, nel 2005, hanno stilato una raccomandazione, che prevedeva, in particolare, la possibilità, dietro autorizzazione dei genitori, che il personale della scuola si rendesse disponibile alla somministrazione del farmaco salvavita. La stessa raccomandazione prevede anche l'opportunità che vengano stipulate al riguardo delle convenzioni fra ASL e enti territoriali al fine di predeterminare le procedure per la stesura dei protocolli individuali riguardanti ciascun bimbo interessato. Il territorio di Milano non è coperto da nessuna convenzione ! Altre regioni (Umbria, Veneto, Piemonte, Toscana) sono state stipulate convenzioni a livello regionale. In Lombardia no.
A luglio, l'Associazione Cibo Amico - Allergia Alimentare e Anafilassi ha inviato una lettera alla ASL di Milano, al Comune di Milano e alla Regione Lombardia per sollecitare iniziative al riguardo.
Attendiamo risposte.

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Scritto 13 anni fa da

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