Da qualche tempo in qua Milano si sta restringendo tanto.

E’ vero: si stanno costruendo piste ciclabili, sempre vuote dovunque, per esempio sulla circonvallazione interna (quella del Policlinico), da piazza Stazione Nord in via Carducci, in via Vittor Pisani con salvagente largo oltre un metro che porta via una carreggiata, così come, in questi giorni, sui bastioni fra porta Venezia e p.za Repubblica, con utilizzo di chilometri di pietra tagliente (se un ciclista cade e ci batte la testa si ammazza!) per chiudere questi inutili salvagente. Si potrebbe utilizzare una parte dei maxi marciapiedi (già...anche quelli sono spesso inutilizzati) per le piste ciclabili (come a Berlino, per esempio)

Si utilizzano così i soldi dei contribuenti, con estrema facilità, dimenticandosi che la città è piena di buche pericolosissime per pedoni, ciclisti, motociclisti ed automobilisti.

Le riasfaltature sono fatte male e con materiale scadente: bastano due gocce e si formano immediatamente nuove buche... qualcuno controlla prima di pagare le ditte appaltatrici ?

La città ha bisogno di strade ampie per fare posto alle migliaia di auto circolanti, prodotte da un’industria famelica di vendere: se restringiamo le carreggiate, aumentano lo smog e le polveri sottili, è un’equazione semplice.

Scritto 14 anni fa da

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