La scuola materna Vigentina cade a pezzi

Non dico nulla di nuovo se ricordo ai signori della politica che la Scuola Materna Vigentina, succursale "sfigata" della modernissima e ristrutturatissima sede di Via Crivelli, cade letteralmente a pezzi.

Un antico magnifico ex convento del 1700 nel centro di Milano, sede una volta della Scuola Civica di Musica, ora spostata nella periferica sede di Via Stilicone, ai bordi del centro abitato, tanto perché una scuola di musica di tanta eccellenza non potesse restare in centro a far concorrenza... vabbé non divaghiamo.

Ora il piano terreno è un asilo. Sopra la testa dei bambini, i due piani dell'edificio sono diroccati, privi di agibilità, chiusi con un'inferriata che non impedisce ai piccioni di farne il loro nido, alla faccia dell'igiene.

L'anno scorso una "imprevedibile" rottura di un tubo nella parte superiore dell'edificio ha tolto l'agibilità a una classe praticamente per tutto l'anno. Quest'anno un altro tubo si è "imprevedibilmente" rotto un mese fa, ma visto che l'intervento è stato immediato i danni sono stati limitati e la perdita riparata.

L'anno scorso ci era stato detto che la materna Vigentina era la "terza" scuola nell'ordine delle emergenze da ristrutturare. Prima di noi c'erano soltanto due scuole con presenza di amianto. Durante l'estate è stata fatta una microristrutturazione parziale e insufficiente, che soltanto ridato l'agibilità alla classe farfalle, ma non ha affrontato i problemi strutturali: bagni vecchi e insufficienti, mancanza di un locale dove raccogliere l'immondizia, che la ASL ha esplicitamente richiesto già da diversi anni, minacciando (fino ad ora inutilmente) di togliere l'agibilità all'intera struttura, etc.

I locali sopra i bambini continuano ad essere diroccati e fatiscenti.

Il mio intervento è corredato da foto, parlano da sole.

Mio figlio lascerà la scuola al termine di quest'anno. Lasciamo il problema in eredità a chi verrà e vorrà occuparsene. Promesse ne abbiamo avute tante, il Consiglio di Zona è informato, ma di fare la ristrutturazione vera dell'edificio non se ne parla, e in comune evidentemente non hanno ancora smesso di litigare su chi metterà le mani sul gioiello di famiglia (l'edificio).

Elena