Ho scritto la seguente lettera al Corriere di Milano, che è stata pubblicata:

"le piste ciclabili di Milano (peraltro quasi sempre vuote) sono state progettate in maniera sconclusionata e cervellotica da qualcuno che di traffico non capisce assolutamente nulla. Milano è stata stravolta da incompetenti. Sono anche molto pericolose, in quanto il cordolo di pietra che le delimita ha lo spigolo vivo: se qualcuno ci cade sopra si fa veramente male, e con la strada così ridotta non è difficile. Inoltre le code bibliche di auto che si formano portano inevitabilmente il peggioramento della qualità dell’aria: per favorire pochi ciclisti si danneggiano i polmoni di TUTTI i milanesi."

A conferma di ciò, l'altra sera ho percorso i bastioni da Porta Venezia verso Repubblica, con un sacco di Pulmann parcheggiati a destra che ingombravano la già ristretta carreggiata, e mi vedo due ciclisti, che, invece di essere nella loro bella corsia nuova di zecca, pedalavano tranquilli in mezzo alla strada, mentre noi automobilisti eravamo in coda, anche in direzione opposta.

Trovo che queste piste ciclabili siano una vera schifezza per i polmoni di TUTTI NOI MILANESI.

Scritto 14 anni fa da

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