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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 10-12-2010 alle 12:21

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/10_dicembre_10/comunali-la-russa-18146721691.shtml

Pochi nel Pdl credono alla discesa in campo. Formigoni: non c'è spazio per il terzo polo

La Russa: in Comune non è scontata la vittoria del centrodestra al primo turno

Resta il rebus Albertini. Landi: sta trattando un posto nel governo. Pezzotta, Udc: «Non aspetteremo all'infinito»

MILANO - L'assessore Gianpaolo Landi di Chiavenna, finiano della prima ora tornato in un lampo in casa Pdl, non ha dubbi: «Gabriele Albertini sta trattando un posto al governo». In attesa che l'ex sindaco sciolga il dilemma e renda noto il contenuto della mail indirizzata martedì scorso a Gianfranco Fini, Pier Ferdinando Casini e Francesco Rutelli, Landi affonda: «Non mi nascose il desiderio di essere ministro o vice ministro della Difesa. L'atteggiamento ondivago di Albertini sta scoraggiando i suoi potenziali alleati, deludendo il suo potenziale elettorato. Solo la sinistra lo coccola, sapendo quale vantaggio ne trarrebbe dalla sua candidatura». Non parla di poltrone, invece, il capogruppo leghista Matteo Salvini, che legge il comportamento di Albertini «più dettato dai sentimenti, o dai risentimenti, personali».

Che ci siano trattative o no, comunque, sempre meno persone all'interno del Pdl pensano che Albertini abbia intenzione di scendere in campo. «Non è autolesionista», taglia corto il ministro Ignazio La Russa. Che aggiunge: «La vittoria a Milano è scontata, ma non è scontato si possa vincere al primo turno. Questo è sempre stato difficile a Milano e dovremo impegnarci molto». Il presidente Roberto Formigoni non parla della possibile candidatura dell'ex sindaco, quanto delle velleità del terzo polo e della convinzione di molti finiani e centristi che a Milano stia crescendo l'interesse per questa strada alternativa: «Credo - commenta il governatore - che il terzo polo non abbia spazio né a Milano né in Italia, perché la gente ha introiettato lo schema bipolare».

Sull'altro fronte, proseguono le trattative fra centristi. Enrico Marcora dell'Udc ribadisce che «l'agitazione provocata in casa pdl dalla notizia di una possibile candidatura Albertini dimostra quanto poco siano sicuri di vincere e quanto grande sia lo spazio a nostra disposizione». Il leader lombardo dell'Udc, Savino Pezzotta, spiega che «non staremo ad aspettare Albertini all'infinito, anche perché non siamo stati noi a proporlo e comunque stiamo lavorando su altre proposte». Anche il coordinatore lombardo dei finiani, Giuseppe Valditara, fa sapere che «il problema non è la risposta di Albertini». E aggiunge: «Stiamo lavorando sul programma e attorno al programma troveremo la candidatura che dovrà unificare tutti i milanesi moderati». Valditara ribadisce la possibilità di un progetto «che coinvolga tutti quelli che credono in un rilancio della città, le forze riformiste e della tradizione liberal-democratica. Tutti quelli che vogliono costruire uno schieramento che superi il berlusconismo ormai datato».

Elisabetta Soglio
10 dicembre 2010


Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/10_dicembre_10/pisapia-albertini-18146721704.shtml

VERSO LE COMUNALI

Pisapia: Albertini vuol provocare reazioni

Il candidato del centrosinistra: «Con o senza di lui, andremo al ballottaggio»

MILANO - Avvocato Giuliano Pisapia, che gioco sta facendo Albertini?
«Ho la netta impressione che da un lato sia davvero indeciso, dall'altro stia anche cercando di attirare l'attenzione e provocare reazioni».

A quale scopo?
«Per capire quali potrebbero essere i reali posizionamenti, al di là delle dichiarazioni dei leader».

Lei è il candidato del centrosinistra. Cosa cambia se Albertini ci sarà o meno?
«Con lui in campo, la campagna elettorale sarebbe più vivace e interessante. Ma soprattutto avremmo ancora maggiori argomenti perché ci confronteremmo non su 5 anni di giunta Moratti, ma su un ventennio di fallimentare gestione del centrodestra».

Cosa deciderà, alla fine, Albertini?
«Sono convinto che vorrebbe molto tornare a fare il sindaco o, comunque, a svolgere un'attività politica più operativa: credo che il Parlamento europeo non sia il posto più congeniale rispetto al suo essere, come ha sempre rivendicato, uomo della concretezza e del fare».

È tentato da Fini?
«Di certo non si ritrova più nel suo partito, sia per la linea politica su alcuni temi, sia per il comportamento di molti esponenti. D'altra parte, però, non credo sia ancora riuscito a immaginare un futuro altrove e quindi tiene questa posizione ambigua in attesa di vedere l'evolversi nazionale della situazione».

Per voi, l'obiettivo è il ballottaggio?
«L'obiettivo è vincere. Comunque, sicuramente arriveremo al ballottaggio perché il centrodestra continua a perdere consensi, mentre il centrosinistra ne conquista. E al secondo turno, noi saremo molto più bravi a convincere gli elettori a tornare a votare per noi».

Elisabetta Soglio
10 dicembre 2010


Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/10_dicembre_10/albertini-rinuncia-candidatura-sindaco-18148775352.shtml

terzo polo

Albertini, svelato contenuto della lettera: «Non ci sono condizioni per candidarmi»

La missiva inviata a Fini, Casini e Rutelli il 6 dicembre: «Grazie per l'onore che mi avete fatto, ma rinuncio»

MILANO - L'ex sindaco di Milano Gabriele Albertini rinuncia a correre nuovamente per la guida della sua città come candidato del terzo polo. Dopo gli equivoci dei giorni scorsi il parlamentare europeo del Pdl ha pubblicato sul proprio sito personale la lettera inviata il 6 dicembre ai «triumviri» del nuovo polo, Gianfranco Fini, Pierferdinando Casini e Francesco Rutelli. In un primo tempo, da indiscrezioni, era trapelato che nella lettera Albertini desse la sua disponibilità a candidarsi. «Vi sono anche immensamente grato per l'altissimo onore che mi avete fatto, nel propormi la candidatura a sindaco della mia città - si legge invece nella missiva di Albertini -. Tuttavia, allo stato, non esistono tutte quelle condizioni, che, fin dall'inizio di questo nostro dialogo e ripetutamente, vi ho rappresentato come necessarie ed indispensabili perchè mi senta e possa svolgere un ruolo utile e veramente efficace». «Nonostante questa mia rinuncia - così si conclude la lettera - alla vostra generosa offerta, resta invariato, nelle responsabilità e nei ruoli in cui potrò svolgerlo in futuro, il mio convinto impegno, non diversamente motivato dal vostro, per la mia città ed il nostro Paese».

«SEGNALE DI RINNOVAMENTO» - Rivolgendosi a «Francesco, Gianfranco, Pierferdinando», Albertini scrive: «Approvo le motivazioni del dibattito politico che Vi vede protagonisti, ed, in particolare, condivido con Voi: l’affermazione dei valori etici, nella vita e nella politica, il rispetto delle Istituzioni, il culto della legalità, il riconoscimento del merito e la valorizzazione della professionalità... Sono ugualmente convinto, come Voi, che da Milano possa partire un segnale di rinnovamento per il nostro Paese, quel buon Governo, che, le attuali difficoltà, ed ancor più, quelle del prossimo futuro, rendono indispensabile».

Redazione online
10 dicembre 2010


Da milano.repubblica.it:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/12/10/news/comunali_albertini_si_tira_indietro_non_correr_come_candidato_sindaco-10038004/

POLITICA

Comunali, Albertini si tira indietro
"Non correrò come candidato sindaco"

L'ex primo cittadino di Milano rinuncia a scendere in campo contro la Moratti e l'avvocato Pisapia come espressione del terzo polo. L'annuncio in una lettera aperta inviata a Fini, Casini e Rutelli

L'ex sindaco Gabriele Albertini, oggi europarlamentare del Pdl, rinuncia a correre nuovamente per la guida di Milano come candidato del terzo polo contro Letizia Moratti e Giuliano Pisapia. Dopo gli equivoci dei giorni scorsi, il parlamentare europeo del Pdl ha pubblicato sul proprio sito personale la lettera inviata ai triumviri del nuovo polo, Gianfranco Fini, Pierferdinando Casini e Francesco Rutelli.

Albertini imita Gianni Agnelli e Fantozzi

"Vi sono anche immensamente grato per l'altissimo onore che mi avete fatto nel propormi la candidatura a sindaco della mia città - si legge nella missiva di Albertini - Tuttavia, allo stato, non esistono tutte quelle condizioni, che, fin dall'inizio di questo nostro dialogo e ripetutamente, vi ho rappresentato come necessarie e indispensabili perché mi senta e possa svolgere un ruolo utile e veramente efficace".

"Nonostante questa mia rinuncia - si conclude la lettera - alla vostra generosa offerta, resta invariato, nelle responsabilità e nei ruoli in cui potrò svolgerlo in futuro, il mio convinto impegno, non diversamente motivato dal vostro, per la mia città ed il nostro Paese".

(10 dicembre 2010)

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