Biciclette sui marciapiedi

Cosa posso dire... a me il Corso non fa paura, lo percorro regolarmente e grazie all'agilità e lo scatto della bicicletta riesco anche a evitare le automobili, parcheggiate in seconda fila o in altro divieto, senza farmi investire. Ogni tanto il marciapiedi lo percorro, per quella decina di metri che dalla strada mi porta, lentamente, alla mia destinazione. Forse se avessi incontrato Roberto e il suo vigile sarei anche sceso, per questioni di forma, e così avrei occupato il doppio dello spazio spingendo la bici e i due si sarebbero dovuti scostare per lasciarmi passare. Non voglio assolutamente giustificare chi percorre marciapiedi senza considerazione per gli altri, ma capisco chi può aver paura a percorrere strade dove il rispetto per la forma più rispettosa di movimento umano (l'andare in bicicletta) non è troppo comune. E se chi ha paura usa a volte il marciapiedi con la dovuta considerazione (soprattutto per chi è debole, gli anziani e i bambini) e delicatezza, non mi scandalizzo. Però chiedo, a chi ha queste paure, di prendere coraggio e di percorrere di più le strade, di percorrerle in posizione assertiva, di non nascondersi sul margine destro della strada, di aver orgoglio e non timidezza, di prendere con decisione il proprio spazio.

Io ammiro chi ha il coraggio di usare la bici a Milano. Io la usavo ante litteram, EONI fa! ...con il mio bambino sul sellino! quando non era ancora consueto usarla, la bici. Adesso ho paura, e sul marciapiede non mi andrebbe di andare perche' qualche volta mi e' capitato di vedermi venire incontro troppo velocemente un ciclista; lo comprendo ma non va bene.
Ma ho paura anche quando sono nella condizione di automobilista, sono tesissima quando davanti a me magari su una strada importante e trafficata un ciclista va. Penso: anche involontariamente ci puo' essere uno scarto, uno spostamento anche minimo di posizione e, disastro! E non manco di pensare: accidenti, ma quando aspettano a fare - di corsa urgentemente! le piste ciclabili! Lo dico per me automobilista e per loro soprattutto, i ciclisti. Ma penso anche: VIA QUELLE AUTO IN SOSTA NON CONSENTITA PER ESEMPIO SUL VIALE GIAN GALEAZZO e dintorni. Li' dove ci sono le auto i ciclisti farebbero e avrebbero meno paura.  ("parcheggia anche tu lì, lo fanno tutti, mi sono sentita dire..). Ma dovrà cambiare questa situazione. Ne andra' della credibilità di questa Giunta.