Gabriele Luigi Abbiati detto Lele

Perché mi candido

CHI SONO:

Sono nato a Milano dove ho sempre vissuto, prima a Dergano e poi ad Affori, passando però molto tempo anche a Bruzzano e in Comasina, dove vivono i miei amati nonni. Mi sono diplomato al Liceo Scientifico a Niguarda e ora studio Scienze Politiche all’Università Statale di Milano. Fin da giovanissimo ho scelto di affiancare allo studio il lavoro, nel 2016 ho fondato 5 diverse piccole realtà imprenditoriali, ma ho iniziato tanti anni fa, come responsabile di negozio di prodotti da forno. Dopo alcuni anni sono entrato nella catena di comando del gruppo. Ho poi collaborato all’avvio di una nuova catena sempre nello stesso ramo, e mi sono infine occupato della gestione amministrativa della stessa. La professione mi ha permesso di relazionarmi con tante persone: clienti, fornitori... e di ascoltare le loro idee e opinioni su Milano: è dalle persone comuni e che vivono realmente la città che spesso emergono le migliori proposte. Anche in quel contesto si è sviluppata la mia passione per la politica e per il servizio alla comunità, passione che non si è mai esaurita: nel 2011 sono stato eletto consigliere di zona, e nel 2010 ho iniziato a collaborare con il Consiglio Regionale della Lombardia. Quest'anno, forte di un lavoro di 5 anni in Consiglio di Zona, sono pronto a portare in Consiglio Comunale le istanze e le proposte dei cittadini, candidandomi come Consigliere Comunale per la Lega Nord.

PERCHE’ MI PIACEREBBE FARE IL CONSIGLIERE COMUNALE

Perché mi piacerebbe fare il consigliere comunale a Milano. Perché adoro questa città e vederla in queste condizioni mi ha lasciato sempre nello sconforto, vederla peggiorare di giorno in giorno sotto l'aspetto della pulizia, della sicurezza, della legalità, delle cose più banali. Sono convinto che da palazzo Marino si possa fare di più. Più segnalazioni, più controllo più sicurezza, più pulizia più tante piccole cose che porterebbero di nuovo a Milano ad essere la nostra amata città. Non ho detto molto in queste frasi non ho fatto promesse e nemmeno proposte. Sapete, in campagna elettorale tutti promettono sempre qualcosa, poi ovviamente c'è chi mantiene e chi no. Io di promesse non ne faccio, non le so fare, posso solo assicurare che continuerò con passione e concretezza a fare quello che ho sempre fatto, ovvero metterci il massimo dell'impegno ed essere fedele a Milano, sempre!

Altre informazioni

I VENTI PUNTI PER MILANO

1 - Il primo punto è l'amore per Milano, che è il motore della mia attività politica
2 - Più verde: creazione di nuovi spazi, ampliamento e salvaguardia dei parchi esistenti. Prevedere di alberare i viali della città ove assente e possibile
3 - Più sicurezza: maggiore presenza della polizia locale e delle forze dell'ordine sulle strade e nei luoghi di particolare pericolosità con un controllo costante del territorio
3 bis - Controlli e segnalazioni immediate delle occupazioni abusive nelle case popolari e in aree pubbliche
4 - Più posti auto per i residenti: solo per i milanesi un pass unico per tutta la città superando la stupidità degli ambiti. Eliminare area C per i cittadini milanesi.
5 - Più attenzione per i ciclisti: nuove piste ciclabili, sicure, complete e in ordine, oltre a nuove rastrelliere nei punti dove ve ne sia bisogno. Conseguente ampliamento del Bike-Sharing
6 - Mercati rionali scoperti più efficienti e meno sporchi. Su tutto predisporre la raccolta differenziata e creare la pavimentazione anti-ristagno e odore nelle zone di vendita del pesce, con fornitura di acqua corrente ed elettricità - LOTTA DURA ALL'ABUSIVISMO!
6 bis - Mercati rionali coperti: riqualificazione di tutti i mercati coperti affinché possano diventare ulteriormente punti vendita di qualità a prezzi calmierati
7 - Identità: favorire le botteghe storiche con iniziative mirate alla conservazione delle attività
8 - Miglior utilizzo degli spazi pubblici di proprietà del comune
9 - Valutazione per ricostruire le antiche scuderie di Villa Litta e trasformare il luogo in spazio museale permanente
10 - Ex Bruzzano FNM: creazione di un museo della ferrovia
10 bis - Intitolazione di una piazza (con relativo monumento) in memoria del genocidio armeno compiuto 101 anni fa per mano dei popoli turchi e conseguentemente l'inizio di un percorso di riconoscimento e conoscenza di quell'immane tragedia; inoltre la creazione di un grande memoriale, oltre ad altre iniziative volte al ricordo, del genocidio e dell'esodo Giulio-Istriano-Dalmato
11 - Particolare attenzione alla questione dei genitori separati riqualificando spazi comunali in disuso quali luoghi sia per pernottare che di condivisione degli spazi comuni
12 - Apertura il sabato di alcuni uffici comunali per garantire il rilascio di certificati e documenti e apertura di piccoli centri, anche per poche ore, durante la settimana per poter avvicinare il cittadino all’amministrazione
13 - Stop al disordine urbano: a cartelli inutili ovunque, a buche nelle strade, a rifiuti abbandonati ad ogni angolo, a erbacce dappertutto e a auto posteggiate sui marciapiedi o sulle strisce pedonali
14 - Verifica dell’efficienza, nonché della funzionalità, sui lavori pubblici effettuati in città, a esempio le pendenze di marciapiedi o sedi stradali, che troppo spesso sono messe in opera con superficialità
15 - Laddove assenti, prevedere la costruzione degli scivoli nei pressi degli attraversamenti pedonali
16 - Priorità assoluta deve essere un piano per rendere la città completamente accessibile ai diversamente abili, tramite: costruzione di ascensori o montascale laddove assenti, rimozione delle barriere architettoniche, etc
17 - Meno traffico e meno smog, con mutamenti di sensi di marcia, interdizione ai mezzi pesanti di alcune vie, interdizione totale nelle ore diurne ai TIR.
18 - Potenziamento dell’illuminazione pubblica carente dopo l’introduzione degli impianti a led
19 - Aumentare il numero delle aree cani che devono essere più pulite, sanificate costantemente, meglio organizzate, più sicure e lontane dai condomini
20 - Ascolto e partecipazione: dialogo costante con i cittadini per poter riuscire al meglio nel difficile compito di amministrare una metropoli di quasi 1.3 milioni di abitanti