Federico Annibale Maria Vescarelli

Perché mi candido

Credo oggi di potermi definire un "liberal", nell'accezione americana: infatti sono per la difesa dello stato sociale, dell'assistenza sanitaria e dell'istruzione pubblica, per un'economia mista improntata alle teorie economiche keynesiane, per i diritti civili e la laicità dello Stato.

Alle recenti Primarie ho partecipato attivamente alla campagna elettorale per Francesca Balzani, in particolare con il comitato di zona 3.

Con alcune delle persone con le quali avevo lavorato con entusiasmo solo pochi mesi prima e molte altre abbiamo costituito i comitati di Sinistra X Milano. Questi mi hanno proposto la candidatura prima al Consiglio Municipale del Municipio n.3 e poi anche al Consiglio Comunale di Milano: ho accettato lieto di poter dare il mio contributo alla realizzazione di un progetto politico che, proprio con i comitati per Francesca Balzani, si è ha dimostrato estremamente positivo per la capacità di mettere insieme sensibilità diverse, ma tutte riconducibili al perimetro del centrosinistra.

Sappiamo quindi di poter sviluppare una progettualità di alto profilo, per garantire a Milano ed ai suoi Municipi che i risultati conseguiti durante il mandato di Giuliano Pisapia non vadano persi ma anzi, a partire da questi, nuovi e più avanzati traguardi vengano raggiunti dalla nostra città.

Mi impegnerò per migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini della nostra città.

Milano è una città di giovani, e non potrebbe essere diversamente con oltre 240.000 studenti solo per parlare degli universitari, ma è anche una città di anziani e meno giovani.

Inevitabilmente i diversi ritmi di vita entrano in conflitto nelle ore notturne, in particolare in quei quartieri, o parti di essi, dove si sono concentrati, spesso oltre ogni logica, locali pubblici che richiamano un gran numero di avventori: penso ad esempio a Porta Venezia, all'Arco della Pace ed ai Navigli ma anche a Brera ed all'Isola.

L'impiego della Polizia Locale a tutela del quieto vivere dei residenti deve essere una priorità, non con una logica repressiva ma bensì preventiva. I nostri Ghisa devono essere in strada fino a tarda notte, a piedi, perché la loro presenza deve essere percepita ed apprezzata dai cittadini.

Per far questo bisogna che tutti gli agenti abili al servizio attivo vengano sottratti ai compiti amministrativi che spesso svolgono anche presso altre istituzioni.

Altre informazioni

Sono nato nel 1963 a Milano, per la precisione nell'attuale Municipio n.3, dove ho sempre abitato e lavorato.

Sono sposato dal 1992.

Mi sono diplomato da studente/lavoratore, per dieci anni sono stato impiegato in una società immobiliare e dal 1993 svolgo la libera professione nello stesso campo, occupandomi di amministrazione e gestione di beni immobili.

La passione per il volo mi ha portato a servire nell'Aeronautica Militare, da anni sono titolare di licenza di pilota privato e sono socio di una piccola impresa del settore aeronautico.

Ho una naturale apertura verso tutto ciò che non conosco e questo mi ha portato a viaggiare appena ne ho avuto la possibilità; così ho scoperto luoghi, persone e culture le più disparate che credo mi abbiano reso una persona migliore.

Mi sono avvicinato alla politica da giovanissimo aderendo al collettivo del Movimento Lavoratori per il Socialismo del mio liceo, militanza proseguita sino al termine dell'esperienza di unificazione del MLS con il PdUP ed il successivo scioglimento del partito nei primi anni '80.

Negli anni più recenti sono tornato alla politica attiva iscrivendomi al circolo Città Mondo del Partito Democratico, nel quale sono stato eletto presidente dei garanti e dove ho anche ritrovato alcuni vecchi compagni di gioventù.

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