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Partito Democratico Beppe Sala Sindaco

Perché mi candido

Ho deciso di candidarmi al Consiglio Comunale con il Partitto Democratico per raccogliere i frutti dell'amministrazione di Giuliano Pisapia e sostenere Beppe Sala nella sua sfida per la Milano del futuro, sempre più sostenibile, partecipata e accogliente.


Sostenibilità Ambientale

La sfida della sostenibilità ambientale rappresenta il filo conduttore di ogni scelta di governo per la città del futuro.

Dalle politiche dei trasporti all'urbanistica, dalla programmazione dei servizi alla riorganizzazione dei tempi della città, dalle nuove sfide che presenta la città metropolitana alla riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico e privato la sostenibilità ambientale non è più un'opzione possibile, ma una modalità concreta di governo da applicare in ogni ambito dell'amministrazione cittadina.


Partecipazione civica

La partecipazione civica è la modalità con la quale cittadini e amministrazione possono condividere le scelte attraverso un percorso di dialogo e confronto. Le nuove possibilità di comunicazione offerte dalla tecnologia permettono ai cittadini di condividere informazioni, progetti, istanze e idee che possono aiutare chi governa la città a farne davvero un bene comune.

Le tante realtà associative che si impegnano quotidianamente a Milano hanno dimostrato di essere una fonte di proposte capaci di individuare soluzioni condivise.L'attenzione nei confronti dei processi partecipativi è stata un punto qualificante dell'amministrazione guidata da Giuliano Pisapia.

L'impegno di chi si propone di governare Milano deve essere quello di continuare su questa strada. Il mio impegno è di rendere gli strumenti di partecipazione civica sempre più estesi e utili per i cittadini.


Condivisione economia circolare

Negli ultimi cinque anni Milano è diventata la capitale italiana dell'economia di condivisione. Le opportunità offerte dalla tecnologia non solo hanno aperto nuovi spazi per l'economia, ma hanno consentito alle energie diffuse nella città di riscoprire forme di cooperazione, avvicinando i cittadini. Oggi è possibile collaborare, condividere, partecipare a progetti imprenditoriali e sociali in modo del tutto nuovo. Un modo che si fonda sul diritto di accesso e sulla circolarità dei processi.

La sfida dei prossimi cinque anni sarà quella di cogliere tutte queste opportunità per rendere Milano una città più innovativa, aperta e accogliente, per tutti.

Altre informazioni

Presentarsi è più che elencare un curriculum, significa definire la propria storia. Con Massimo abbiamo costruito una famiglia numerosa, cinque figli, che è sempre il nostro riferimento per una visione reale, in tutte le imprese in cui abbiamo la fortuna di essere coinvolti. Connettere le diverse attività in cui mi sono impegnata e trovare un comune denominatore tra ambiti solo apparentemente lontani sono stati il filo conduttore del mio impegno civico e politico.

Mi sono laureata in Fisica teorica alla Statale di Milano con Gianni degli Antoni, il grande maestro che ci introduceva alle prime esperienze della Rete Internet col GEC (Gruppo di Elettronica e Cibernetica), e che mi ha permesso di costruire con Giuliano Preparata il primo laboratorio di ricerca italiana sulla fusione fredda, Leda, insieme alla Pirelli Lab. Con l’università ho potuto portare avanti importanti progetti di conservazione del patrimonio culturale, come la digitalizzazione dell’Archivio della Scala e la costruzione del suo sito Internet.

Nel corso della XIII Legislatura sono stata membro della Commissione ministeriale di controllo sugli Organismi Geneticamente Modificati. Erano gli anni in cui Rifkin prediceva il “diritto d’accesso” per tutti, consentito dalle nuove tecnologie, come vero e proprio diritto di cittadinanza del XXI secolo.

Per portare nel dibattito politico cittadino questi temi, insieme a quello della sostenibilità ambientale e alla richiesta di trasparenza amministrativa, nel 2001 scelsi di candidarmi al Consiglio comunale di Milano, sostenuta dalla lista dei Verdi e dalla Lista Civica dell’Arancia” che nel simbolo con i suoi spicchi rappresenta le 9 zone di Milano, proprio per realizzare la partecipazione diretta dei cittadini alle scelte dell’Amministrazione Comunale.

Comitati e associazioni mi hanno aiutato moltissimo nel decennale lavoro di consigliere comunale, soprattutto nella stesura del Piano di Governo del Territorio alternativo alla cementificazione proposta dal Centrodestra, ritrovandosi anche nella sede e nel sito web di Chiamamilano, l’associazione civica che era nata nel frattempo.

Oggi col progredire della tecnologia è normale pensare che esista un filo che lega il diritto d’accesso alla costruzione di un’ “economia Km 0” che mette produttore e consumatore in un rapporto di coproduzione e addirittura di condivisione di prodotti e servizi, la cosiddetta “sharing economy” o “economia circolare”: Milano ha le dimensioni giuste per proporsi al mondo come polo di questa innovazione, portando a frutto sia il tempo libero e l’esperienza di chi vive già l’età della pensione, sia la visione proiettata nel futuro dei più giovani.

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