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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 14-06-2012 alle 09:54

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_giugno_14/multe-strascico-raddoppiate-sosta-selvaggia-sanzioni-elettroniche-parcheggio-201596388340.shtml

La campagna dei vigili urbani con lo street control. «Più sicurezza»

Lotta alla sosta in doppia fila
Multe a strascico raddoppiate

In cinque mesi oltre 17 mila sanzioni elettroniche. Approccio morbido: «Va usato con parsimonia»

MILANO - La rete serve a pescare gli incivili. Auto in doppia e tripla fila, sosta selvaggia sui passaggi pedonali e gli scivoli per disabili, colonne di macchine e furgoni parcheggiati dove non dovrebbero. «Continueremo a sanzionare i comportamenti pericolosi» ha più volte detto e ribadito l'assessore alla Sicurezza, Marco Granelli. I dati, adesso, certificano la linea dura: le «multe a strascico» accertate con gli street control sono raddoppiate da un anno con l'altro. Ultimi cinque mesi dell'ex amministrazione Moratti, gennaio-maggio 2011: un totale di 9.236 contravvenzioni elettroniche. La giunta Pisapia ha ereditato gli apparecchi, ne ha comprati di nuovi e ha soprattutto rafforzato i pattuglioni hi-tech dei vigili urbani: nei primi cinque mesi del 2012 si contano 17.471 verbali elevati con lo street control, una raffica di 3.500 multe al mese, circa 115 al giorno. Basteranno?

Il grande fratello dei ghisa è un sistema composto da una telecamera e una centralina per la raccolta e l'invio dei dati. Il blocco informatico è installato sull'auto dei vigili ed è in grado di fotografare il veicolo abbandonato in divieto. L'infrazione è dimostrata da una doppia prova digitale: il primo scatto mette a fuoco la targa, la seconda immagine inquadra l'abitacolo vuoto. Per funzionare, la trappola funziona. I sindacati della polizia locale mostrano però un approccio morbido e distaccato verso questo tipo di tecnologia: «Gli agenti preferiscono avvicinare le persone, fare turni di servizio "vecchio stile" - spiega Daniele Vincini, segretario del Sulpm -. Lo street control è un'imboscata, va usato con parsimonia».

C'è un prima e un dopo nella campagna del Comune contro la sosta selvaggia: la morte del piccolo Giacomo Scalmani in via Solari, il 5 novembre scorso. Il bambino - aveva 12 anni, rientrava a casa in bici dalla parrocchia, di sabato sera - venne «spinto» verso il centro della strada da un'auto in divieto e travolto da un tram in corsa. Fino a quel momento, la media mensile delle multe elettroniche si assestava poco sopra quota 1.800; nel primo mese di controlli duri, a novembre, le sanzioni erano state 2.398; di lì in poi è stato un crescendo.

«L'incremento - spiegano da Palazzo Marino - è dovuto a un maggiore e migliore utilizzo dello street control per la sicurezza di pedoni e ciclisti». Sono 20 le apparecchiature in dotazione al Reparto mobile della polizia locale e ai nove comandi di Zona (altre 20 sono in fase di collaudo). Un recente parere tecnico del Ministero dei trasporti ha precisato modalità e limiti di utilizzo: le telecamere, si legge nel documento, «non risultano idonee a dimostrare l'assenza del trasgressore, circostanza che può essere accertata solo dall'intervento diretto degli organi di polizia stradale». Dal Comune precisano che gli agenti, a Milano, accertano l'infrazione «sempre sul posto». La pesca a strascico continua.

Armando Stella 14 giugno 2012 | 9:07

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