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Inviato da avatar Enrico Vigo il 11-07-2012 alle 21:22

Non è mia intenzione contestare il diritto alle ferie, mi riferisco alla gestione del personale.

Che l'organizzazione attuale abbia un senso logico, lo credo anch'io, che si possa rivedere il piano chiusure e quindi di ferie con uno studio accurato con obiettivi diversi, credo sia possibile.

Chiudendo sedi periferiche come oggi è ovvio che nelle sedi aperte si accalca il pubblico proveniente anche dalle altre zone creando superlavoro che necessita di rinforzi esterni.

Se invece le chiusure sono proporzionalmente distribuite in tutte le sedi, pur con attività ridotta ovunque (centro e periferie) nei mesi di ferie (previa informativa al pubblico), l'utenza si reca preferibilmente nelle sedi naturali decentrate, pur sapendo che in tali mesi c'è per forza di cose un servizio ridotto, ma disponibile e più a portata di mano, preferendo di gran lunga il disagio minore.

Questo vale se ci sono abbastanza addetti disponibili, con qualifiche adeguate per singolo presidio, altrimenti il discorso cade, ma allora in questo caso c'è comunque da rivedere la distribuzione del personale con qualifica speciale nel territorio tra le varie sedi, anche a costo di sguarnire sedi abnormi come Via Larga ( ele altre aperte in periodo estivo), su cui si riversa d'estate utenza impropria rilevante (fuori bacino di utenza normale), per garantire un presidio minimo di funzionamento delle sedi decentrate ed evitare il pellegrinaggio degli utenti fuori sede.

Chi ha i numeri in mano può fare le verifiche, di impossibile non c'è per principio assolutamente nulla, la cosa si trascina da anni, conviene fare un tagliando al sistema e fare nuove simulazioni di assetto diverso, dopo anni è doveroso, potrebbero esserci sorprese magari positive.

Viaggiare sulle abitudini consolidate e non sparigliare mai il gioco magari è comodo, ma è sintomo di organizzazione ossificata col rischio che il modello che ne esce non sia il migliore in assoluto, può essere che non se ne faccia nulla motivatamente, può essere vero il contrario, credendoci con freschezza mentale si possono traguardare nuovi assetti.

In una buona organizzazione del lavoro i modelli organizzativi non sono eterni, e può essere che si debba chiedere qualcosa di più ai dipendenti, se il fine è un migliore servizio al cittadino, vale la pena tentare.

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