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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 24-07-2012 alle 10:31

Da milano.corriere.it:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/07/24/news/milano_deturpata_dai_writers_la_linea_dura_di_palazzo_marino-39584143/

IL CASO

«Milano deturpata dai writers»
E il Comune vara la linea dura

Il sindaco Pisapia ai comitati: "Pronto un piano di intervento, pulirò con voi". Il Comune lancia un patto civico chiamando a raccolta con la giunta anche Amsa, Atm e Ferrovie
di FRANCO VANNI


«La città è deturpata dalle tag, restituiremo decoro ai muri di Milano». È l’annuncio fatto dal sindaco ai presidenti delle associazioni antigraffiti che ha ricevuto a Palazzo Marino. Come gesto simbolico, dopo l’estate Giuliano Pisapia parteciperà a un clean up day, le riunioni dei residenti dei vari quartieri per cancellare gli scarabocchi da pareti, vetrine e mezzi pubblici. In quasi un’ora di incontro il sindaco ha anticipato le linee di contrasto al cosiddetto tag bombing, diffuso a Milano «più che in ogni altra città» come disse l’artista Barry McGee: l’accumularsi di scritte confuse e di nessun valore artistico. Proseguono intanto gli incontri fra Palazzo Marino e alcuni noti writers per trovare spazi per l’arte di strada, come i murales più elaborati, a partire dai “muri legali” già concessi a San Siro e in via Corelli.

Il piano del sindaco prevede un tavolo in cui saranno studiate le strategie di contrasto al vandalismo, a cui parteciperanno gli assessorati del Comune (dal Decoro urbano alla Sicurezza), Atm, Ferrovie dello Stato, Trenord, Amsa e polizia locale. Un programma straordinario di rimozione delle tag sarà avviato in vista di Expo 2015: il decoro della città è fra i requisiti richiesti dal Bie, l’ente organizzatore dell’esposizione. «Ma i cittadini non dovranno aspettare, gli interventi di pulizia cominceranno il prima possibile», ha assicurato Pisapia ai presidenti delle associazioni, che coinvolgerà e che riconvocherà a settembre per fare il punto della situazione. A cominciare dai problemi di sicurezza, dopo l’aggressione di domenica a un addetto alle pulizie da parte di due writers alla fermata San Donato del metrò, con Atm che ha denunciato come «episodio di guerriglia urbana».

Sull’episodio non si placa la polemica. Al consigliere comunale pdl Riccardo De Corato — che parla di «grida ridicole e penose» da parte di Atm, «visto che il Comune non fa nulla contro i writers» — risponde il numero uno dell’azienda dei trasporti pubblici, Bruno Rota: «De Corato confonde artisti e black block, ridicole e penose erano alcune sue iniziative da assessore ai Trasporti». La scorsa settimana i comitati anti graffiti avevano lanciato l’allarme: «Nell’ultimo anno i muri sono più sporchi, a causa della mancanza di risposte da parte di Comune e Amsa». Al sindaco, le associazioni hanno fatto proposte: incontri nelle scuole sul rispetto della cosa pubblica e un database dei writers, utile per vigili e forze dell’ordine.

«Siamo soddisfatti dell’incontro con Pisapia, ci ha saputo ascoltare — dice Fabiola Minoletti, presidente del comitato Abruzzi — Piccinni — adesso vedremo che cosa farà nel concreto». Alcuni problemi non sono di facile soluzione, a partire della sentenza del 2009 del Consiglio di Stato che vieta ad Amsa di pulire i muri pubblici: il servizio non è nel contratto e va assegnato con gara d’appalto. «Speriamo che in Comune si crei una regia unica per il contrasto all’imbrattamento», dice Maurizio Carmignani, presidente dell’associazione Milano muri puliti.

(24 luglio 2012)

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