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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 24-08-2012 alle 10:24

Da milano.repubblica.it:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/08/24/news/parcheggi_un_tesoretto_di_5_milioni_per_riqualificare_le_piazze_sventrate-41375769/

COME CAMBIA LA CITTA'

Parcheggi, un tesoretto di 5 milioni per riqualificare le piazze sventrate

La somma deriva dagli oneri di superficie mai riscossi e che i concessionari dovranno versare nelle casse. L'assessore Castellano: "Risaneremo le ferite provocate dai cantieri"
di ORIANA LISO

Cinque milioni di crediti non riscossi per anni, che ora saranno utilizzati per riqualificare le piazze sopra i parcheggi interrati realizzati, ma anche quelle sventrate per anni senza che alcun lavoro sia stato portato a termine. Soldi, quelli che l’amministrazione ora vuole incassare, che i concessionari di diversi parcheggi finiti anche da diverso tempo non hanno mai versato per gli oneri dei diritti di superficie, ovvero l’equivalente per i box degli oneri di urbanizzazione per la costruzione dei palazzi. L’operazione di recupero, partita in primavera con l’invio delle cartelle, sta dando ora i primi frutti: 800mila euro sono stati già incamerati come saldo di un grande parcheggio che non aveva mai pagato il dovuto. Nel bilancio quei soldi verranno messi in un capitolo apposito, che verrà interamente utilizzato per le riqualificazioni.

Sanare le ferite aperte nella città: più volte il sindaco Pisapia e l’assessore ai Lavori pubblici, Lucia Castellano, hanno ribadito che questa sarà la linea guida nelle decisioni su come intervenire nell’intricata matassa della vicenda del Pup, il piano urbano dei parcheggi fatto dalla prima giunta Albertini, con il faraonico obiettivo di inaugurare 235 nuove rimesse, tra residenziali — soprattutto nei quartieri periferici — e a rotazione, in centro e grazie a operazioni di project financing. Un piano che a settembre riprenderà vigore: in giunta arriveranno presto le delibere per lo stralcio dal piano di altri parcheggi che — per vari motivi — non si possono o vogliono più realizzare, ed entro fine anno saranno una ventina, compresi gli indirizzi su cui ci sono contenziosi aperti con i concessionari e che l’amministrazione spera di poter risolvere con transazioni stragiudiziali (che non necessariamente prevedono che sia il Comune a pagare).

In autunno poi, in base al calendario del consiglio comunale, arriveranno in aula le cancellazioni già decise dalla giunta nei mesi scorsi, da piazza Fontana a via Zecca Vecchia, da via Santa Maria Valle ai tre gravitanti su via Washington (Caboto, Costanza e Procopio). Parcheggi mai partiti e che mai partiranno, a differenza di altri, come quello in largo Gavirate, zona San Siro: il progetto è del 2002, e in tutti questi anni la piazza è rimasta area di cantiere, con tanto di recinzioni e reti, ma senza che nessun operaio vi abbia mai lavorato. «Entro fine anno la piazza sarà riqualificata proprio grazie a quegli oneri, finalmente gli studenti del liceo lì davanti potranno vedere per la prima volta quello spazio libero e pulito», spiega Castellano, che fissa invece a metà settembre l’inaugurazione di un altro cantiere infinito, quello di via Ampère/via Compagni. Senza considerare i parcheggi residenziali in periferia: quello di via Celio si è sbloccato prima dell’estate, in autunno tocca a via Primaticcio. Nel Pup sono 90 i parcheggi residenziali ancora da realizzare: «Salveremo soprattutto questi, stralciando i tanti in project financing non più realizzabili».

È già diventata un’altra storia tormentata quella del parcheggio di piazza Bernini: la concessione, dopo varie disavventure con l’azienda costruttrice e procedimenti penali aperti, è stata revocata dalla giunta, ma ora pende il ricorso al Tar: «Aspettiamo la decisione del tribunale, ma spero — nell’interesse della città — che questo non voglia dire altri anni di spazi sventrati e cristallizzati nell’attesa», chiosa l’assessore. Per arrivare a decidere di revocare il permesso di costruire, in Bernini, è stato necessario un monitoraggio costante del cantiere, per rendersi conto di quello che non andava, ed è questo l’input che Castellano ha dato ai suoi uffici: controlli settimanali in ogni cantiere aperto, per assicurarsi il rispetto dei cronoprogrammi e per scoprire subito, in tempo utili, problemi sopraggiunti.

(24 agosto 2012)

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