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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 10-09-2012 alle 18:00

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_settembre_10/lorenzo-tetti-camion-panini-pane-racket-citta-studi-riapre-testimone-processo-ndrangheta-2111763929376.shtml

IN ZONA CITTA' STUDI

Vittima del racket, riapre il suo chiosco di panini

Il camioncino era stato bruciato il 17 luglio. Tanti i giovani che hanno mostrato solidarietà al proprietario Loreno Tetti

MILANO - È finito anche il pane da quanto grande e sentita è stata la solidarietà che gli studenti di Città Studi hanno mostrato lunedì a Loreno Tetti, vittima del racket, proprietario di un chiosco di panini incendiato nella notte tra il 17 e il 18 luglio «perché non mi sono tirato indietro», testimoniando al processo contro la ’ndrangheta. Sorpreso e felice di vedere tanti giovani in suo sostegno, Tetti ha confessato che si aspettava «più sostegno morale ed economico dal Comune. Dalle Forze dell’ordine è arrivato, dal Comune no». Ristoratore da più di 30 anni, dopo il fallimento del suo ristorante in zona Vercelli - «servivo piatti a tutti i vip della Milano da bere» - Tetti ha cominciato a servire panini ai giovani studenti che oggi lo hanno praticamente adottato e che, a quanto dicono, hanno tutta l’intenzione «di stargli accanto nella scelta che ha fatto». Una scelta «doppiamente coraggiosa» secondo il presidente di zona 3, Renato Sacristani, che nelle prossime settimane ha intenzione di proporre lo stanziamento di 1000 euro per una iniziativa «che porti solidarietà non solo simbolica. Sarà «un panino anti-racket per raccogliere contributi e aiutare Tetti anche economicamente».

Gli studenti affollano il chiosco dei panini di Tetti

Gli studenti affollano il chiosco dei panini di Tetti Gli studenti affollano il chiosco dei panini di Tetti Gli studenti affollano il chiosco dei panini di Tetti Gli studenti affollano il chiosco dei panini di Tetti Gli studenti affollano il chiosco dei panini di Tetti

SOLIDARIETA' - Tra i numerosi studenti, affamati ma soprattutto solidali con «il nostro» Loreno, anche gli assessori all’ambiente Pierfrancesco Maran e alla sicurezza Marco Granelli, i presidenti della commissione sicurezza Mirko Mazzali e della commissione antimafia David Gentili, rappresentanti delle Forze dell’ordine e delle associazioni anti-mafia milanesi. Attualmente, a proteggere il chiosco sono impegnate a rotazione 3 pattuglie, agenti sia in divisa sia in borghese, a quanto spiegato da Granelli che ha ribadito il massimo impegno dell’amministrazione «per non lasciare solo che ha avuto il coraggio di denunciare e per continuare a presidiare le zone dove c’è attività commerciale e spaccio». Oltre a Città Studi, i Navigli e corso Como sono le zone che fanno gola alla criminalità organizzata, secondo Granelli: «Lì abbiamo già fatto molto e continueremo».

Redazione Milano online 10 settembre 2012 | 16:40

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