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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 13-09-2012 alle 17:43

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_settembre_13/quartieri-criminalita-spaccio-risse-prostituzione-comitati-2111803230154.shtml

L'ALLARME SICUREZZA A MILANO

Viaggio nei quartieri tra spaccio e risse
Dai cittadini 200 segnalazioni al mese

Quattro volontarie donne hanno filmato i pusher di notte: «Vogliamo fare qualcosa per risolvere i problemi» Le denunce

Rilievi in via Muratori dopo il delitto  in cui  sono stati uccisi Massimiliano Spelta e la moglie Carolina Payano (Fotogramma)

 







MILANO - Le quattro donne si erano fatte piccole piccole non per il tempo, la sera leggera del 14 luglio, né per il luogo, la fiumana di gente sui Navigli. Antonia, Gabriella, Laura e Marina erano infiltrate. Infiltrate nella movida per guardare e documentare la città fuorilegge. Cittadine semplici arruolate in uno dei cinquanta gruppi del Coordinamento, su base volontaria e gratuita, dei comitati di quartiere. Guardano e fanno rapporto, le/i milanesi.

SICUREZZA - Forse sul tema della sicurezza esagerava la giunta Moratti, forse minimizza quella di Pisapia. Per intanto questo rimane: negli ultimi anni, dalla sindachessa al sindaco, tante cose non sono cambiate. Ogni mese i comitati producono centocinquanta segnalazioni in Comune e una cinquantina di denunce a carabinieri e poliziotti. Spesso identiche le zone (guarda la mappa). Bivacchi e risse, scippi, droga. Non sarà, come insistono gli investigatori, la città di pistoleri e di bande. Certo ha avuto, almeno a dar retta ai dati ufficiali, una crescita del 20% dei reati predatori: agguati di strada anche per fame. Milano è dei predoni low cost, di Rijkaard e del Cinese, delle code eccitate al distributore di benzina. Di notte, quand'è chiuso. È di notte che bisogna muoversi. Antonia e le altre donne camminarono a lungo fino a tardi. Scoprirono bar che sparavano musica oltre i limiti (erano armate di rilevatori di decibel) e scoprirono uno spazio di distributori automatici di bevande che anziché gli assetati accoglieva tossici e spacciatori. Concludeva il rapporto: «È nostro obiettivo fornire dati e notizie che potrebbero essere di aiuto alle amministrazioni». Non saranno resoconti di guerra.

CRIMINALITA' - Qualcuno ci riderà sopra, oh povere , che mai sarà di sconvolgente il disordine urbano? Eppure sugli stessi Navigli per la cocaina volano minacce e coltelli, le minacce chiamano rinforzi e i coltelli vendette. Roba d'un attimo, roba eterna.
Quanti anni ci hanno messo per incastrare Rijkaard e il Cinese , gergo di battaglia di due marocchini uguale uno all'ex calciatore e l'altro con gli occhi a mandorla... Davvero anni. Re di via Marco d'Agrate, i due. Periferia. Un meccanismo collaudato di vendita. Le palline di droga scivolavano fra le mani nemmeno fossero in scena prestigiatori. I cittadini ci diventavano matti. I poliziotti li hanno catturati. Fermi immobili a una fermata del bus. Ore e ore e ore. Un paio di occhi stanchi d'un commissario hanno colto l'attimo dello scambio. La velocità è tutto. Ma per i recordman dobbiamo andare più su sulla mappa. In centro. Via Torino. Ai magazzini di Zara, abbigliamento a prezzi bassi. La gente entra coi contanti. I borseggiatori scelgono il sabato e la domenica, puntano e arraffano borsette. Addio a contanti, carte, patente. «Vede», dice la mite e battagliera anima del Coordinamento Emilia Dragonetti, «non abbiamo l'abitudine di lamentarci a vanvera. Cerchiamo di richiamare l'attenzione su fenomeni che ci mettono paura e che a volte possono rovinarci la quotidianità».

IL DEGRADO - Scorriamo l'elenco delle denunce dei comitati (GUARDA LA MAPPA DEI QUARTIERI). Poveracci dormono nelle cantine più strette d'una cuccia al Lorenteggio, saltano da un balcone all'altro come gatti i ragazzini ladri di Quarto Oggiaro, vanno e vengono i rom intorno a piazzale Lugano, agguati alle borsette capitano anche in corso Vittorio Emanuele e in via Benedetto Marcello, sostano le prostitute in piazzale Bacone e alla Montagnetta di San Siro e in viale Sarca e in viale Isonzo, distributori di benzina e marciapiedi sott'assedio; alcune ragazze, raccontano, hanno lasciato Spagna e Grecia, povere terre, meno male che a Milano si resiste, e del resto l'accoglienza è speciale. Siti internet aggiornati con foga maniacale elencano prezzi, corpi, le coordinate sul satellitare per trovarle. È pieno di forestieri che arrivano a caccia nella città oramai più lercia che noir. «Attorno alla prostituzione in spaventoso aumento», dice uno sbirro di pattuglia dal 2003, «si arricchiscono i papponi, i trafficanti di armi. La feccia. La feccia, non i boss. Non sono famosi, non finiranno sui giornali. Lo sappiamo noi, lo sanno i capi, lo sa chi governa. Un giorno andrà spiegato al resto della gente con volantini casa per casa».

Andrea Galli 13 settembre 2012 | 11:45

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