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Inviato da avatar Roberto Michele Mazzilli il 17-09-2012 alle 22:50

A me sembra una situazione totalmetne confusa, filosofica e non pratica, qui non si vede affatto ne' la partecipazione, che è data per scontata senza essere descritta, ne' un bilancio, a  meno che per bilancio si intenda la filosofia di quello che abbiamo fatto.

Insomma, altre parole per descrivere la solita zuppa: lontani dalla gente comune.

Il bilancio del Comune non lo possiamo analizzare, possiamo solo fare annunci trionfalistici.

Io mi preoccuperei molto di questa situazione che di pratico ha ben poco.

Quando ci decidiamo a dicutere veramente di bilancio contabile ??

Quando ci decidiamo a tagliare i rami secchi, gli sprechi, le consulenze esterne ??

Quando ci decidiamo a chiedere veramente alla gente, anche strada per strada, dove occorra, senza associazioni più o meno orientate alla giunta, cosa la gente si aspetta ??

Pe me nessun cittadino milanese si riconosce nella relazione, elegantissima, ma che è distante anni luce dalla gente comune.

Un messaggio: giù dalla cattedra e guardiamo veramente a quello che la gente vuole, non alcuni gruppi politicizzati dicono di volere.

Tagliamo gli sprechi, valorizziamo il personale esistente e vediamo i riflessi nel vero bilancio contabile.

Altrimenti abbiamo scritto un componimento poetico.

Bene invece il riferimento ai derivati, alla riduzione del debito, male, non aver citato le sopravvenienze di Sea ed altro, ecc.

Preventivi 2013 ??

Non è così che si fa un bilancio partecipativo, così si fa politica ideologica.

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