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ciao.
copio e incollo l'articolo che ho scritto sul mio blog in merito alla decisione di Atm di posizionare le righe blu in via Scherillo senza criterio e senza coinvolgere non solo gli abitanti, ma nemmeno il consiglio di zona!
Troppo facile? Ci pensa l’ ATM
Solo qualche giorno fa scrivevo delle righe blu tracciate da operati per conto di Atm (l’azienda trasporti municipali di Milano) nelle vie di Affori, il quartiere dove abito.
Bene, l’operazione si è brillantemente conclusa, e le sorprese non mancano!
Via Scherillo, per chi non la conoscesse, è, a Milano, una via molto tranquilla, a senso unico, non troppo stretta, che ha sempre permesso un agevole parcheggio sul suo lato destro per i primi 50/60 metri tranne poi concedere spazi per la sosta alla sua sinistra, da quel punto fino alla sua fine.
I geometri e gli ingegneri della premiata società dei trasporti (società responsabile di buona parte della sosta a pagamento di Milano e quindi anche di disegnare le righe blu) sono evidentemente astiosi nei confronti delle cose asimmetriche e quei parcheggi un po’ da questo lato, un po’ da quell’altro, evidentemente non riuscivano a farseli piacere.
Che fanno allora i nostri prodi studiosi, delegati alle opere pubbliche e alla raccolto dell’obolo per il parcheggio di tutti noi milanesi?
Evidentemente gli affermati manager non sono della zona; evidentemente i delegati della sosta pubblica non circolano in auto per Affori e forse hanno visto la via solo sulla mappa. Forse: perchè visto il loro illuminante ingegno dubito anche di questo. Gli studiosi che decidono per noi hanno decretato che la situazione così com’era rappresentava un esempio di funzionalità e di comodità troppo ardito: hanno quindi pensato bene di rimestare il tutto, di cancellare questa asimmetrica via, di mettere tutto in ordine! Per altro, chi meglio di loro, artefici del nostro viver bene, può decidere meglio per noi?
Quindi? Quindi: via i parcheggi sul lato destro di via Scherillo e benvenuto ad un nuovo fiammante cartello di divieto di sosta; drittissime linee di un bel blu brillante, invece, compaiono sul lato sinistro. Oh! Adesso si che l’equilibrio è sistemato! Senza quell’ quell’aberrante asimmetria tutto è più armonico, devono aver pensato i geniacci!!
Certo, tutto in ordine dal punto di vista geometrico; meno, molto molto meno dal punto di vista pratico e della sicurezza. Ecco i miei motivi.
Dovete sapere che via Scherillo inizia incrociando via del Reno e formando con questa una stretta curva a 90 gradi. La traiettoria delle auto che, provenendo da via del Reno, girano in via Scherillo è tremendamente vicina al paraurti dell’ultima auto a cui i nostri prodigiosi tecnici viabilistici hanno permesso di parcheggiare, all’interno delle loro nuove righe blu. E questo costituisce pericolo.
Come tutte le vie che si rispetti, poi, via Scherillo ha anche un passo carraio, che altro non è che l’uscita dei box degli inquilini del civico 47 di via Carli e che affaccia proprio a una cinquantina di passi dopo inizio della via di cui tanto stiamo parlando. Uscendo da quel passaggio la visuale della strada, verso destra (da dove provengo i veicoli) è preclusa alla vista proprio dalle auto parcheggiate nelle righe blu fatte disegnare da tanto colti ingegneri. E questo, a mio parere, costituisce un ulteriore pericolo viabilistico. C’è poi da far presente il capitolo “manovra in entrata e uscita”: auto parcheggiate appena prima e immediatamente dopo il passo carraio non sono certo di aiuto nelle manovre di ingesso e di uscita dalla proprietà privata.
E ancora: la conformazione della via ha fatto in modo che, per la presenza di passi carrai, e per morfologia e costruzione degli arredi urbani e dei marciapiedi, la parte sinistra fosse diversa da quella destra. Quindi, scegliendo la parte sinistra della strada per disegnare le loro belle righe blu, i sommi sacerdoti della sosta hanno ridotto drasticamente il numero di posteggi disponibili. Tanto, loro, mica ci devono parcheggiare, in via Scherillo!!
Infine, ultimo solo in ordine cronologico, non certo per importanza, sul lato sinistro di via scherillo, appena prima del passo carraio di cui raccontavo poco sopra, c’è una uscita pedonale che appartiene sempre al civico 45 di via Carli. Il marciapiede in quel tratto è particolarmente stretto (una 50ina di cm, direi, così, ad occhio…). La possibilità di sosta proprio li davanti rende molto difficile, se non impossibile in alcuni casi, l’ingresso al cortile con materiali ingombranti: uscire o entrare con una banale scala o una bicicletta sarà decisamente problematico (alla faccia della recente ordinanza del comune di milano sulle rastrelliere nei cortili). Non parliamo poi di trasporti eccezionali come potrebbero essere quelli in occasioni dei traslochi o in caso di necessità di lavori edili.
l'articolo completo è disponibile a questo link
un video della situazione attuale: righe blu a sinistra
altre foto disponibili qui
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