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Inviato da avatar Angelo Mandelli il 13-10-2012 alle 10:05

demagogia graffitara

Sul Corriere di qualche giorno fa è stata molto decantata l' opera fatta da "atomo" Tinelli su un modo del condominio dove abita. La cosa è stata inaugurata in pompa magna perfino con l' intervento dell' assessore Boeri e spacciata, come al solito, come una bellissima cosa per combattere i "muri grigi", portare l' arte, bla,bla...

Sul Forum di Vivimilano (http://forum.milano.corriere.it/milano/10-10-2012/murales-ecco-a-che-punto-siamo-arrivati-2137180.html) leggo però che fli abitanti della zona non sembra sprizzino entusiasmo.  C' è un commento di un certo Trecci che afferma "...il murales è stato posto all'interno del palazzo, su una parete che è di proprietà privata senza che nessuno sapesse nulla di questa iniziativa, nemmeno gli amministratori.
Poichè parte del condominio è di proprietà ACLI, questi si sono permessi, ripeto senza chiedere nulla a nessuno, di prendersi una parte per mettere in mostra (permanente) un murales....".

Ma, ammettiamo pure che l'opera sia legale, autorizzata.  Il problema è un altro.  E cioè il delirio di demagogia con cui si ammantano queste cose, nella migliore delle ipotesi totalmente inutili e di cui tutti farebbero volentieri a meno.

Come al solito salta fuori la retorica del "muro grigio" che sarebbe "triste e spoglio".   Ma per pietà!

A parte il fatto che è meglio un muro grigio che un muro diventato un "mosaico fatto di cemento, piastrelle, bulloni, serrature, chiavi, corone di biciclette, catene e pezzi di lego..."  (leggo dall'articolo del Corriere).

E poi che avranno mai di male i muri grigi o a tinta unita?  Cos' è questo "horror vacui" dei graffitari? E' un problema loro e non della gente normale, che invece aborrisce i muri imbrattati e non quelli tenuti puliti e a tinta unita.

Dice il Tinelli "la bellezza è un valore importante che va ben al di là di un muro pulito e quattro pareti funzionali".  Ma perchè mai  i muri grigi sarebbero contro la bellezza?  Anche la famosa casa sulla cascata di Frank Lloyd Wright è grigia.  Anche le Dolomiti sono grigie.  Anche il Colosseo.  Anche le nostre auto metallizzate sono grigie. E allora?  Le facciamo decorare dal Tinelli con bullono e pezzi di  Lego?  Quanti sono milanesi  che sarebbero disposti a fare cosi'?

Ma i graffitari insistono e insistono.  Venditori di fumo e di orpelli inutili, spacciato come "sociali"  solo perchè loro hanno bisogno di supporti per il loro esibizionismo. Queste cose non sono sociali, ma tutto il contrario.  Il writing è solo una forma di prepotenza e di egoismo.

I muri grigi o a tinta unita non è vero che sono spogli o inutili.  Sono tasselli del mosaico complessivo della città o dell' ambiente extraurbano.  Ma queto i writers non lo capiscono perchè sono miopi  (nel vero senso della parola).

Tinelli afferma poi, nell' intervista al Corriere: "gli architetti che stanno riempiendo Milano di terribili casermoni grigi, degni di un carcere".

Questa cosa mi preoccupa.  Temo che il Tinelli, con l'appoggio della giunta arancione compiacente, avanzerà proposte  graffitare tutti i palazzi grigi della città.   E fra un po' ce li ritroveremo trasformati in una arlecchinata oscena. (spacciata però per "vento nuovo").

Angelo Mandelli

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