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Inviato da avatar Barbara Biagini il 21-04-2011 alle 21:14

Siamo abituati a considerare i bambini come trofei da esibire o come adulti in sedicesimo, non come persone a se stanti. Ai bambini attribuiamo le nostre aspirazioni, sui bambini scarichiamo le nostre frustrazioni, nei bambini vediamo un pezzo di noi che - a seconda dell'immagine che abbiamo di noi stessi - ci redimerà o ci perpetuerà. Dovremmo pensare ai bambini non come nostre repliche ma come gli abitanti del prossimo pianeta, i lavoratori dei futuri uffici, i pittori dei quadri a venire, gli idraulici che aggiusteranno tubature in case che non saranno nostre, i lettori dei libri che devono essere ancora scritti, i genitori delle generazioni che non vedremo. Non sono, i bambini, un investimento sul futuro; sono il futuro, e basta. Al futuro dobbiamo guardare come cosa loro, non come cosa nostra. E per farsi un buon futuro è utile avere un buon passato. Noi dovremmo essere questo passato, e possiamo esserlo costruendo un buon presente.

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