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Gentile Scavuzzo,
di concreto quindi cosa verrà fatto?
Abbiamo paura.
Non Le auguro di provare quello che ho provato io quando il mio compagno è rientrato a casa e ha detto "mi hanno rubato lo scooter, avevano una pistola". Sotto casa.
Lo sa cosa significa tornare a casa, tornare nel posto che indica sicurezza, e trovare un'arma e delle minacce?
Io non l'ho provato direttamente sulla mia pelle, ma sto vivendo la disperazione di chi, dopo essersi trasferito a Milano per crearsi un futuro, ha perso il lavoro ma ha reagito, si è trovato un impegno diverso, cercando di riprendersi quello spiraglio di dignità rubata, torna a casa e gli puntano una pistola. Non le pare troppo?
Non auguro a nessuno di provare qualcosa del genere, nè in prima persona, nè di riflesso, ma se SI PUO' fare qualcosa, SI HA IL DOVERE di farla.
L'unica cosa che posso augurarmi è che, ricevuto il danno, almeno si faccia quanto opportuno perché ciò non capiti ancora. Voi avete il potere quanto meno di limitare che la gentaglia che c'è in giro abbia poco spazio di manovra, fino a rendere la loro vita invivibile, e non la nostra.
Magari lo scooter lo ritrovano pure, ma la tranquillità chi ce la ridà?
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