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Inviato da avatar Salvina Inzana il 20-04-2013 alle 22:43

Ringrazio Giuseppe Favini per le interessanti, professionali ed utili osservazioni riportate. In merito alle sue riflessioni sulle radici superficiali, facendo una ricerca tramite internet, anch'io ho scoperto che è una problematica costante che si è sempre risolta togliendole, naturalmente con la consulenza di un esperto, in quanto ,se il lavoro è ben fatto, non si compremette la stabilità degli alberi. Anche consultando  on-line il Co.N.AL.Pa. (Coordinamento Alberi e Paesaggio) si possono trarre informazioni utili, in quanto sta sostenendo i cittadini che vogliono salvare lo splendido filare dei tigli di Francavilla, in Abruzzo, (spero ci sia ancora) che il Comune vuole abbattere per lo stessa motivazione di affioramento delle radici.

http://www.progettoconalpa.org/

http://www.progettoconalpa.org/index.php?option=com_content&view=article&id=176:lettera-aperta-del-conalpa-al-sindaco-di-francavilla-al-mare-sulla-questioni-tigli-viale-nettuno&catid=25:limportanza-ambientale-degli-alberi&Itemid=197

"...E allora, se proprio non si vuole capire l'innovazione almeno torniamo ai vecchi metodi del contadino e armati di pala, piccone e ascia si può procedere benessimo all'eliminazione delle radici invasive. Un lavoro che può essere fatto con tranquillità.."

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