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Inviato da avatar Anna Basoni il 24-04-2013 alle 13:40

Salve a tutti/e.
Sono la mamma di una bimba che il prossimo anno andrà alla scuola primaria Cadorna di via Dolci. Sono attiva da 3 anni nella commissione mensa e da sempre sono stata impegnata nell’associazionismo di base. Attualmente mia figlia frequenta la materna Branca.

Vorrei precisare che non è mia intenzione infangare nessuno. Stiamo discutendo portando delle argomentazioni e cercando di capire meglio. Per cui cerchiamo di dialogare.

Sto seguendo da mesi il caso della scuola comunale SG. Ho seguito la diretta streaming. Cercherò di essere presente in consiglio di zona 7 la prossima settimana perché questo argomento riguarda anche me. Così come il futuro della scuola a Milano e in Italia.

Vorrei capire meglio alcune delle argomentazioni dei genitori della SG.
Vi elenco le mie principali motivazioni/dubbi/preoccupazioni ma spero che si possa in futuro trovare dei momenti e contesti dove discuterne magari di persona, come già espresso in CdZ passati da altri rappresentanti della scuola Cadorna.
Credo che dietro alla lotta di difesa della SG ci sia una volontà di difendere una conquista che è vissuta dai genitori della SG come un punto di arrivo e invece forse potrebbe essere un punto di partenza per ridiscutere le priorità della nostra città in campo scolastico educativo. Al di fuori della retorica inconcludente di Maggio 12 e 13.

Mi spiego.

1. Partendo dai dati che avete giustamente sottolineato sui costi per studente è evidente che la scuola SG può vantare un sistema virtuoso. Il costo per studente è paragonabile a quello della scuola statale ma funziona meglio, anzi può essere considerata scuola di eccellenza. Questo se ci focalizziamo solo sulle scuole primarie. Il discorso si modifica se introduciamo la questione delle altre scuole comunali. A mio avviso occorre iniziare a parlare anche della situazione di profonda sofferenza delle materne e nidi a Milano. Anche loro sono scuole comunali, o no? Siamo in una situazione talmente grave che la qualità del servizio di materne e nidi è decisamente crollato e per il prossimo anno si prefigurano gravi limitazioni.

Non rientro nel merito della cifra 1.205.000€ che sarebbe poi il risparmio annuo stimato dal Comune di Milano dalla trasformazione della scuola SG da civica a statale- a detta del Comune o chiusura- a detta dei genitori. Ma questa sofferenza attuale di NIDI E MATERNE dovuta a gravi problemi di bilancio (imputabili NON solo alla attuale amministrazione comunale ma derivanti dai tagli del governo Monti, lo scorso anno e NON DIMENTICHIAMOLO, dall'eredità della Moratti, e prima ancora, di Albertini), va ALMENO presa in considerazione. E la politica è tenuta a cercare di risolverla. Rammento che dal prossimo anno si parla di non riuscire ad assicurare a tutti i bimbi/e di Milano un posto al nido o alla materna. Resteranno FUORI dalle graduatorie una percentuale di bimbi il cui numero dipende ANCHE da alcune misure che l'assessorato sta considerando in questi mesi (tra le quali aprire sezioni aggiuntive nelle materne statali: e di questo costo chi ne tiene conto?) ma verosimilmente, dato che non sarà possibile ASSUMERE nuove educatrici, il problema della mancanza di risorse sarà scaricato sula mancato servizio fornito agli utenti di materne e nidi.

Ma oltre a una carenza cronica di risorse, ciò non sempre coincide con mancanza di soldi, almeno direttamente. Ossia: i vincoli che rendono impossibile, anche a volerlo (vedi patto di stabilità, ecc), l'assunzione da parte del comune, di qualsiasi nuova educatrice per le materne impone l'ottimizzazione delle risorse disponibili tra le educatrice dipendenti del comune. In questo la riallocazione di quelle in SG permette di tiniziare a sanare una situazione preoccupante. Infatti le docenti della SG provengono prevalentemente dalle materne milanesi.

Io capisco che il numero delle educatrici della SG non permetterà di RISOLVERE DEL TUTTO questa penuria, che è strutturale e pervasiva, ma almeno potrà andare incontro a cercare di risolvere questo problema. Si tappano i buchi? Certo non è esaltante, ma quali sono le altre soluzioni? E soprattutto chi decide tra il mantenere la scuola sperimentale SG, esattamente così com'è o  cercare di mettere mano alla situazione devastante dei nidi e delle materne a milano?

2. Vorrei andare indietro al 2004 quando la scuola SG è nata.

Vorrei chiedere al Consigliere Bastoni, che l’altra sera si sbracciava per difendere le scuole civiche (dopo che per 15 anni le giunte di destra le hanno DEMOLITE, insieme alle scuole materne e ai nidi, ed è lo stesso uomo che faceva e ha fatto campagna elettorale attaccando gli adesivi sui cestini della spazzatura di Milano con scritto BASTONI AGLI STRANIERI) come mai durante i 15 anni di governo della destra a MILANO hanno iniziato a smantellare le scuole materne e i nidi COMUNALI, hanno assunto 46 insegnanti di RELIGIONE nelle scuole materne bypassando i regolari concorsi invece di cercare di rafforzare la scuola civica in toto? Vorrei chiedere ai consiglieri dell’attuale opposizione PERCHE’ nel 2004, invece di creare delle VERE politiche di inclusione nella zona 7 è stata creata un’altra scuola in alternativa alla Paravia nella zona 7, zona dove le famiglie dei bimbi della SG in alcuni casi RICADONO nello stesso bacino della scuola primaria statale Paravia, o Dolci?

Certo che è stato comodo, fino ad ora, per la destra MorAttila governare alla fascio-di-cane la situazione: accontenti chi ti può votare e depauperi e infine cassi quelle la cui utenza non può votare. L'unica vera scuola chiusa è (stata) la Paravia nell'anno mancato (l'ultimo della gestione MorAttila): avessero vinto i destri le elezioni a Milano, su Paravia si metteva la pietra sopra e l'utenza delle popolari dei paraggi sarebbero state sparpagliate qua e la (soprattutto "la" in Dolci).

Scrive Marco: “La decisione assolutamente insensata dell'aler fatta anni fa’ di concentrare gli extracomunitari in un gruppo di case popolari ha fatto sì che due scuole di zona 7 avessero un numero di stranieri assolutamente fuori dalla norma e che parte della stessa zona 7 fosse trasformata in una sorta di ghetto. Questo che c'entra con noi?”

Non è una decisione dell’aler, Marco. Non credo che in Italia ci sia MAI stata una programmazione urbanistica seria. Ma una progettazione di ghettizzazione dell’utenza della scuola primaria, e in parte anche di alcune scuole materne e nidi, con il benestare di molti abitanti della zona, sì, quella sì. Ed è quella che è stata portata avanti negli ultimi 15 anni.

Vi siete mai chiesti perché il Comune (non so quando questo precisamente sia avvenuto, ma mi informerò) ha disegnato in questo modo i bacini di utenza? Perché le famiglie che vivono in via Civitali civici DISPARI sono nel bacino della Primaria statale Don Gnocchi mentre quelli di civici PARI (le case popolari ghetto, per intenderci) sono invece nel bacino della scuola Paravia? Se misuri con la distanza reale per molti di loro è più vicina la Paravia. Sarà forse che assistiamo nella nostra zona alla FUGA degli italiani da alcune scuole, perché considerate di serie B?

Già ormai è acqua passata quel periodo -voi mi direte- ma forse è il caso che qualcuno se le faccia queste domande perché adesso stiamo vivendo le conseguenze di quelle scelte e io sono molto preoccupata per la situazione in cui si trovano le scuole materne e i nidi di Milano. ADESSO. Abbiamo un sacco di emergenze: strutturali, come l'amianto, educative, problema della compresenza e della necessità di un ricambio generazionale delle educatrici. Cosa succederà quando molte di loro andranno in pensione? Chiudiamo le materne?

3. Questione sindacale del personale della SG. Non accetto lamentele da parte di questa categoria. Categoria NON A RISCHIO, dato che SONO TUTTE assunte a tempo indeterminato ed è stato loro assicurato che ritorneranno a lavorare nelle materne. Non andrà agli uffici anagrafe. Non sarà licenziata. Per cui chiedo rispetto per la categoria a cui appartengo, di lavoratrice precaria, che RISCHIA ogni anno di perdere il proprio lavoro o, peggio, per coloro che un lavoro l'hanno perso e CHIEDO ai sindacati di fare il loro lavoro seriamente.

4. La scuola SG sta da mesi monopolizzando il consiglio di zona. Cerchiamo di estendere il dibattito anche alle altre scuole della zona 7 non solo primarie statali ma anche e soprattutto alle materne e nidi e cerchiamo delle soluzioni CONDIVISE senza innescare una guerra tra poveri disperati tenendo presente che siamo di fronte a una decisione che riguarda le risorse di tutti i cittadini di Milano.

Su questo vorrei chiedere un confronto partecipato, in occasione del Cdz prossimo anche con i rappresentanti dei Consigli di Unità Educativa delle scuole materne e nidi di Milano, sia della zona 7 ma anche delle altre zone tutte e della rappresentanza cittadina degli stessi. Credo che l’USO DELLE RISORSE, sia economiche che umane del comune di Milano sia patrimonio di tutti. Non solo dei genitori della scuola SG.

Interessante la percezione di alcune scuole statali della zona da parte di molti genitori della SG.

Noi che abbiamo scelto la primaria Cadorna per i nostri figli, come scelta consapevole e ragionata, siamo spesso messi di fronte a giudizi mortificanti sulla nostra scuola.
Molti i luoghi comuni, come quello espresso prima da Rocco: "...ti dico che 70% è un dato molto elevato che pregiudica, a mio parere, il percorso formativo di quella classe".
Attenzione che senza conoscere le esperienze positive sul territorio come quello della Dolci, si contribuisce alla creazione dei ghetti. Ghetti socio economici, con un retaggio discriminatorio preoccupante sulla base di teorie pedagogiche che si fondano su radici fuori dalla realtà. Su questo argomento occorrerebbe parlarne seriamente e confrontarci.

Magari insieme.

Un saluto a tutti/e. Anna Basoni

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