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Inviato da avatar Alfredo De Giorgi il 03-05-2013 alle 17:30

Caro Enrico Salerani,

non metto becco nella scorrettezza politica in quanto non sono sufficientemente preparato su procedure e passaggi.

Io parlo come utente, e potenziale progettista di una ciclabilità cittadina in quanto ho studiato questa materia e sono anche molto esperto in applicazione pratica su qualsiasi mezzo possa essere alla guida.

In una realtà cittadina ristretta coma Milano le ciclabili possono essere realizzate solo così. Esattamente come ad Amsterdam o su qualsiasi strada cittadina e proviniale della Francia. I percorsi ciclabli sono sulla stessa carreggiata delimitati esclusivamente da una riga e/o da diversa colorazione.  

Deve esistere in pratica una zona di rispetto tra auto e bici ma senza rigide delimitazioni che renderebbero impossibile la vita ad entrambi i mezzi.  Io giro nel traffico tranquillamente non mi faccio problemi. In via Gallarate, con o senza ciclabile, sono più veloce delle auto quindi semmai sono loro gli ostacoli e non il contrario. Quello che mi spaventa sono le buche e le rotaie.

Chi decide di usarela bici invece dell'auto non può essere discriminato ed è giusto che nella viabilità vengano segnate delle zone compatibili ad un diverso mezzo di trasporto anche per invogliare, chi rimane in coda in fila indiana (ma è sempre così con o senza ciclabile) ad usare in differente mezzo per muoversi.

L'auto è insispensabile solo in poche occasioni, non è un veicolo compatibile con Milano, che ha le vie troppo strette ed ha pochi parcheggi regolari ed è corretta una politica che la metta in secondo piano rispetto ad altri mezzi di trasporto più deboli, senza però impedirne l'uso.

Ritengo personalmente che una "ciclabile" come quella tracciata in via Gallarate in quella situazione urbanistica,  è la miglior soluzione possibile.  L'alternativa sarebbe chiudere la via alle auto e lasciarla solo alle bici, credo possa essere meno democratica ed irrealizzabile  no ? Non ho pi capito il commento tra automobilisti italici e non. Non guidano mezzi identici con identico codice della strada ? Poi qua siamo a Milano non a Napoli.

Piuttosto segnalo che in bicicletta ci sono troppi personaggi che non conoscono le più elementari norme comportamentali e di sicurezza con una padronanza del mezzo pari a zero. Questo si che è un pericolo per tutti, anche per i ciclisti stessi e su questo bisognerebbe fare attenzione.

Purtroppo a Milano abbiamo una vigilanza incapace ad erudire la cittadinanza, probabilmente perchè andrebbero prima eruditi loro.  E cosi', su qualsiasi mezzo ed a piedi, ci sono veri "delinquenti" che si permettono di tutto mettendo in pericolo se stessi ed il prossimo da una parte, e dall'altra ci si trova di fronte spesso ad una progettazione della viabilità e della sua manutenzione assolutamente imbarazzante (e non è questo il caso).

Si tratta di elementare civiltà.  Non ho mai visto e dico MAI un vigile almeno riprendere un pedone che non attraversa sulle strisce .. eppure questi sono i pericoli mortali, ignorati da chi ignora la civiltà e la sicurezza elementare della convivenza abbandonandosi a convinzioni del tutto sbagliate, o dovendo obbedire ad ordini dall'alto altrettanto errati.

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