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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 18-05-2011 alle 15:15

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/politica/speciali/2011/elezioni-amministrative/notizie/18-maggio-esclusi-eccellenti-milly-moratti-terzi-190673633892.shtml

Delusioni bipartisan - Delusioni anche per Giudice e Montalbetti

Da Milly Moratti a Terzi
Tutti gli esclusi eccellenti

Gli elettori hanno penalizzato le liste civiche. Non rientra in consiglio il Verde Enrico Fedrighini

MILANO - C'è chi può sperare nel ribaltone al ballottaggio, e chi, invece, con preferenze da record resterà comunque fuori dal consiglio comunale. Il caso più eclatante, forse, è quello del verde Enrico Fedrighini: 2.352 preferenze ma solo l'1,23% dei voti di lista, nonostante cinque anni di battaglie antismog e l'impegno (attualissimo) sui referendum ambientali. Nel Pd, coi suoi numeri, sarebbe il sesto più votato. Ma Fedrighini non è il solo escluso eccellente nel centrosinistra. Se Letizia Moratti può ancora sperare nella remuntada, l'altra Moratti, Milly, resta a bocca asciutta. La sua lista civica s'è fermata all'1,33 per cento. Per lei, 1.678 preferenze ma nessun seggio: «Non mi interessa la poltrona, ma il metodo. Il lavoro continua, apriremo nuovi negozi civici».

Bisogna liberare la sedia. Il Pdl saluta l'assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna (586 preferenze). Il salto dal Pdl a Fli e successivo ritorno non ha convinto gli elettori: «Riconosco il mio totale insuccesso elettorale. Evidentemente - dice - il merito non paga: le preferenze si muovono sui binari delle lobby, delle corporazioni, degli interessi». Esclusi anche l'azzurra Barbara Bianchi Bonomi e Franco De Angelis, eletto nel 2006 nelle file repubblicane: «Faccio l'imprenditore, mi dedicherò al lavoro». Travolti dalle vicende giudiziarie e dalle intercettazioni Roberto Lassini e Marco Clemente. Clamoroso invece lo stop di un altro assessore uscente, Giovanni Terzi: 722 preferenze nella lista civica Milano al centro: «Ma i moderati restano fondamentali». Nella lista di Terzi restano fuori anche Ornella Vanoni (36 preferenze) e il medico anti-anoressia Fabiola De Clerq.

La Lega Nord sacrifica il gioielliere Giuseppe Maiocchi (95 preferenze) e Antonio Petrali Razzini (57), figlio del tabaccaio di piazzale Baracca che uccise un rapinatore nel 2003. Male anche la lista Io amo Milano di Magdi Cristiano Allam: 1.128 preferenze, nessun seggio. Non entrano a Palazzo Marino Emma Bonino (835) e Marco Pannella (58), per i radicali posto sicuro solo per Marco Cappato. Il Terzo polo sarà forse decisivo al ballottaggio, ma non raccoglie quanto seminato. L'Udc perde il consigliere Pasquale Salvatore (1.096 preferenze), mentre Fli dovrà fare a meno di Barbara Ciabò, la battagliera protagonista del caso Pio Albergo Trivulzio: 782 preferenze senza seggio. Non dovrebbe passare Sara Giudice, l'anti Minetti, nonostante 1.028 preferenze, e lascia l'aula di Palazzo Marino anche il referente dei comitati di quartiere, Carlo Montalbetti: «È una battuta d'arresto, ma il mio servizio civile continua». I comitati non hanno portato fortuna neppure a Franca Caffa, anima del Molise-Calvairate, candidata con la Sinistra per Pisapia, la stessa lista dei consiglieri uscenti Vladimiro Merlin e Francesco Rizzati. Non concederanno il bis.

Cesare Giuzzi e Armando Stella
18 maggio 2011

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