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Inviato da avatar Andrea Arancio il 13-06-2013 alle 15:42

Buongiorno a tutti

vorrei fare un paio di considerazioni in merito al tema "inquinamento", facendo però attenzione che non è una tematica strettamente legata al traffico all'interno di Milano.


La prima considerazione deriva da una osservazione molto semplice: l'inquinamento a Milano dipende sia da attività umana che non. ovvero: certo, il riscaldamento civile inquina, le industrie inquinano, le automobili e i tir inquinano, gli aerei inquinano. Ma la componente principale che fa muovere i valori di PM 1-2-3-5-10-20-50 è e sempre resterà una: il meteo.

Quando piove, quando c'è vento, quando nevica, qualsiasi altra cosa faccia l'uomo, l'inquinamento sparisce. Se c'è la cappa, aria ferma, niente da fare, i PMx aumentano.

Questa prima considerazione fa intuire un aspetto ben preciso: che le regole e le multe fissate dalla UE ed inseguite dalla giunta comunale sono completamente prive di fondamento. Inutile creare un sistema incentivante verso gli attori che non hanno alcuna influenza sul fenomeno principale.

 
La seconda considerazione riguarda la competenza del problema

L'inquinamento è nell'aria. L'aria non ha confini. Se la pianura padana è inquinata, anche Milano è inquinata.

Se si volesse risolvere il problema dell'aria di Milano, si dovrebbe cercare di risolvere il problema della pianura padana. Il problema non è di Milano, e nemmeno della Lombardia. E' di 4 regioni almeno: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia.

Cercare di risolvere il problema solo a Milano è come cercare di pulire con l'aspirapolvere un angolo della casa, tralasciando il resto della casa; quello che succede è che si risporca immediatamente.

Inutile commentare poi i tentativi di "pulire il centro di Milano" con l'Area C: come se l'nquinamento del traffico di periferia si fermasse davanti alle telecamere :)

 
Infine, terza considerazione, che deriva dalla sintesi di tutte le analisi sui fattori di inquinamento, che si possono sintetizzare nella seguente classifica dei fattori principali di impatto sui PMx e indici similari:

1. riscaldamento domestico - caldaie non a metano (=diesel e carbone!) 70% della rilevanza sull'inquinamento urbano

2. Traffico - Commerciale/Veicoli Pesanti (diesel) 15% della rilevanza sull'inquinamento urbano

3. Traffico - Aereo (kerosene) 5% della rilevanza sull'inquinamento urbano

4. Traffico automobilistico (benzina + diesel) - 5% della rilevanza sull'inquinamento urbano

5. Aziende limitrofe - 5% della rilevanza sull'inquinamento urbano

In buona sostanza, se davvero si volesse migliorare la qualità dell'aria, si dovrebbe partire dal primo punto, ovvero dalla conversione delle caldaie non a metano.

Fermare il traffico in toto (che è impossibile) impatta non + del 15%. E se anche lo si fermasse in città, ci sarebbe sempre il traffico delle autostrade/tangenziali limitrofe che ampiamente compensa ogni blocco.

Fermare poi solo il traffico urbano, dei privati, impatta non + del 5%. Completamente insignificante ai fini della qualità dell'aria, e se vogliamo, della salute.


Solo per concludere, mi sembra che tutte le azioni che l'amministrazione comunale sta mettendo in campo sotto lo slogan della qualità dell'aria (che peraltro non corrisponde alla qualità della vita, che è tutt'altra cosa...) siano del tutto inutili, che ci costano in risorse e tempo perso, durante il quale si sarebbe potuto fare qualcosa di ben + utile.

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