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Inviato da avatar Andrea Arancio il 14-06-2013 alle 15:13

Buongiorno

vedo che il mio commento è stato quanto meno "notato" :)

Apprezzo le critiche e convengo che non ho i riferimenti bibliografici a supporto delle mie numeriche.

Propongo quindi a tutti un approfondimento sui dati indicati da Andrea (De Gradi), fonte: INEMAUR.


Prendiamo l'esempio del PM10 (per PM2.5 i numeri variano poco e non incidono sulla priorità).

Da una prima lettura delle cause di PM10 - rilevamenti del 2010, si legge (anche nella tabella di Andrea):

Voce di inquinamento - PM10 - 2010   Percentuale
Trasporto su strada   58%
Combustione non industriale (ndr: principalmente i riscaldamenti)   24%
Estrazione e distribuzione combustibili   5,70%
Combustione nell'industria   3,60%
Altri   8,40%
Totale   100%

 
Da una prima lettura sembrerebbe lampante che per ridurre il PM10 occorre combattere il trasporto su strada, che impatta per il 58% la produzione del PM10.

Tuttavia, approfondendo come è composto questo 58% tramite il foglio FET1 - Fattori di emissioni da traffico per tipo veicolo e inquinante sempre relativo al 2010, si legge che questo 58% è cosi composto:

inquinamento PM10 per tipo di veicolo - 2010   Percentuale
Automobili   16,79%
Ciclomotori (< 50 cm3)   2,47%
Motocicli (> 50 cm3)   3,95%
Veicoli a benzina - Emissioni evaporative   0,00%
Veicoli leggeri < 3.5 t   23,71%
Veicoli pesanti > 3.5 t e autobus   53,08%
Totale complessivo   100,00%


Normalizzando queste percentuali del "trasporto su strada" al valore complessivo del 58% e raggruppando "Auto + scooter + Moto" e "merci" (non sto curando i decimali quindi il totale non è 100 ma 99) si ottiene:

Voce di inquinamento - PM10 - 2010   Percentuale
Trasporto su strada  - trasporto privato (auto-scooter-moto)   13%
Trasporto su strada  - merci (veicoli leggeri + pesanti)   45%
Combustione non industriale (ndr: principalmente i riscaldamenti)   24%
Estrazione e distribuzione combustibili   5,70%
Combustione nell'industria   3,60%
Altri   8,40%
Totale   99%


Da questa tabellina si possono derivare le seguenti informazioni:

  1. La principale causa di PM10 nel 2010 è stata il traffico di merci (camion e camioncini), al 45%
  2. La seconda causa di PM10 nel 2010 è stata il riscaldamento (24%)
  3. La terza causa di PM10 nel 2010 è stata il trasporto privato (13%).

Entrando nei dati con maggiore dettaglio ed utilizzando le ripartizioni per tipo di alimentazione (benzina/diesel/gpl/metano) e soprattutto sui percorsi in cui sono rilevati, emerge che

  1. l'inquinamento complessivo del PM10 è al 43% da attribuire al traffico urbano, il restante 57% deriva da traffico extra-urbano e autostradale.
  2. I veicoli privati Diesel concorrono al 30% dell'inquinamento totale (4% su 13%)
  3. I veicoli merci che circolano su strade urbane concorre per il 32% del totale dei veicoli merci (45%)

Cercando di leggere questi dati, credo si possa affermare che:

  • Bloccare il trasporto privato al 100% potrebbe ridurre il PM10 al massimo del 13%. La mia opinione, poi, è che se anche si blocca il traffico a Milano (domeniche a piedi, areac,etc) per il principio che "inquinamento non si ferma davanti alle telecamere", a Milano sicuramente bloccare tutte le auto porta una riduzione del PM10 inferiore al 13%.
  • Bloccare il trasporto di merci potrebbe ridurre il PM10 al max del 45%. Bel numero. Tuttavia il 70% di questo gira in extra-urbano, verosimilmente anche sulle tangenziali milanesi, e come detto sopra, se anche si blocca il traffico di merci a Milano non si raggiungerà mai una riduzione del 45%
  • Convertire tutti i riscaldamenti diesel/carbone/pellet in riscaldamenti a metano potrebbe ridurre del 24% il PM10.


Ovviamente stiamo leggendo solo i dati di 3 anni fa.

Ovviamente siamo provando a interpretare i numeri per capire quali interventi ha + senso fare aumentando la resa e minimizzando disagi e spese. Non siamo facendo polemiche perchè siamo tra privati cittadini che vogliono semplicemente usufruire della propria città e se possibile avere una città il meno inquinata possibile.

Ovviamente stiamo leggendo solo i dati del PM10 (analoghi a quelli del PM2.5) giusto perchè siamo in un thread intitolato "Smog - Polveri sottili oltre i limiti di PM10"; se vogliamo parlare di mezzi pubblici e della voglia di fare una passeggiata, credo serva un thread apposito.

Altrettanto ovviamente, la componente meteo rimane la componente determinante per la pulizia dell'aria.

Altrettanto ovviamente, una azione del solo comune di Milano è completamente ininfluente; servirebbe una azione strutturata delle varie regioni della Pianura Padana (vedi sopra) se non dello stato, perchè ad esempio per ridurre i trasporti su gomma  nè Milano nè la Lombardia possono fare qualcosa in autonomia.

Io provo a leggere i numeri in modo critico ma obiettivo; in quest'ottica, se qualcuno mi precisa a cosa serve l'area C e la domenica a piedi enumerando altrettanti razionali che non derivino da analisi/interviste/raccolta di pareri condotte da Comune di Milano & affini, mi illumina certamente.

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