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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 21-08-2013 alle 19:45

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

POLIZIA LOCALE, FURTO MONTENAPOLEONE. ARRESTATO IL PADRE DEL BIMBO CHE IERI HA TENTATO DI RUBARE CELLULARE DA 8 MILA EURO

Milano, 21 agosto 2013 – Colpo di scena all’indomani del tentato furto del cellulare da 8 mila euro nel negozio di via Montenapoleone. La Polizia locale guidata dal Comandante Tullio Mastrangelo ha arrestato stamani in via Padova un uomo di nazionalità bulgara, 40 anni, padre del ragazzino che ieri ha cercato di rubare il telefonino nel prestigioso Quadrilatero della moda. Per il padre è scattata la denuncia di furto aggravato dall’induzione a delinquere, mentre il bambino di 10 anni e il suo fratellino di 3 anni sono stati affidati dalla Polizia locale a una comunità protetta.  

Intorno alle 11 di stamani, un agente motociclista della Zona 3, in pattugliamento del territorio in via Padova-via Giacosa, è stato allertato dalle urla di un gruppo di persone davanti a un bar-ristorante dove era appena avvenuto il furto del cellulare della titolare. I passanti indicavano un uomo e due bambini che stavano scappando. L’agente in moto, con il supporto di altri due colleghi intervenuti subito sul posto, ha fermato i tre e riscontrato che il bambino più grande aveva in tasca il cellulare appena rubato. Dalle modalità del furto e da alcuni dettagli come la maglietta dell’Inter del ragazzino - la stessa indossata ieri nel negozio di via Montenapoleone - la Polizia locale ha ipotizzato un collegamento tra l’episodio di via Padova di oggi a quello di ieri nel Quadrilatero della moda. I riscontri ottenuti dalla Polizia locale grazie alle testimonianze del proprietario e dei commessi della boutique di via Montenapoleone, hanno confermato che si trattava delle stesse persone e che il padre induceva il figlio a commettere i furti.  

L’Ufficio centrale Arresti e Fermi della Polizia locale ha quindi arrestato il padre con l’accusa di furto aggravato dall’induzione a delinquere, mentre i due piccoli – la cui madre si trova in carcere in Bulgaria – sono stati affidati a una comunità protetta per minori. 

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