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Inviato da avatar Michele Sacerdoti il 08-06-2011 alle 18:00

Cara amica, caro amico,

domenica e lunedì prossimo puoi votare per i 4 referendum nazionali e i 5 referendum milanesi.

Ecco le ragioni del mio SI ai 9 referendum.


Nucleare

Le centrali nucleari erano già una tecnologia in fase di abbandono per motivi economici prima dell’incidente giapponese: il costo del kwh nucleare è compreso tra 8,1 e 9,4 centesimi di euro/kWh rispetto ad un costo di 6,5 centesimi di euro/kWh del mercato elettrico attuale e di un costo del fotovoltaico con sistemi di inseguimento del sole compreso tra 5 e 6,5 centesimi di euro/kWh.

L’incidente giapponese ha messo in rilievo i problemi di sicurezza in caso di terremoti e anche durante l’esercizio, viste le tante perdite radioattive nascoste dai gestori in tutto il mondo. Le centrali EPR che la Francia cerca di venderci non sono affatto sicure. Per non parlare del problema delle scorie radioattive per 100.000 anni, che non è stato ancora risolto da nessuna parte. In Finlandia è in corso l’individuazione di un sito sicuro tra mille polemiche, si pensi che si deve prevedere l’effetto di future glaciazioni sulle infiltrazioni d’acqua nel sito.

La ricerca nell’ambito della fusione fredda sta procedendo e non è da escludere che un impianto in Grecia su brevetto italiano possa produrre elettricità a costi di 1 centesimo al kWh già a partire dal prossimo ottobre senza produzione di radiazioni o di scorie radioattive.


Acqua pubblica

Attualmente l’acqua gestita in Italia dai privati costa di più di quella gestita dal pubblico. La gestione privata è meno trasparente rispetto a quella pubblica. In un dibattito a cui ho assistito il 7 giugno al teatro Puccini rappresentanti di Berlino e Parigi hanno indicato come siano passati con soddisfazione dalla gestione privata alla gestione pubblica, anche se in presenza nei due paesi di lobby potentissime che accomunano aziende private e pubbliche e amministrazioni comunali. A Parigi si è potuto diminuire i prezzi e migliorare il servizio dopo 25 anni di gestione privata. E’ chiaro che ci vuole uno sforzo per migliorare la gestione pubblica degli acquedotti italiani e per investire nel rinnovo degli acquedotti che perdono acqua, ma questo non deve farci scegliere concessioni private che in Italia sono spesso inefficienti, poco controllate e più costose perché devono remunerare i propri azionisti.


Legittimo impedimento

La Corte Costituzionale ha già migliorato la legge che doveva servire per salvare Berlusconi dai processi, ma rimane la questione di principio sull’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge, in una situazione in cui il legittimo impedimento è già previsto per tutti.


Riduzione traffico e smog a Milano

Sono favorevole alla sostituzione del’Ecopass con una tassa di congestione estesa a tutti gli autoveicoli esclusi quelli ad emissione zero con allargamento progressivo fino ala cerchia ferroviaria con l’obiettivo di dimezzare il traffico e le emissioni inquinanti. I residenti avranno agevolazioni sulla tariffa giornaliera prevista di 5 euro. L’incasso previsto di 60 milioni di euro all’anno consentirà di potenziare i mezzi pubblici e l’orario di servizio, raddoppiare le aree pedonali, raddoppiare le zone con velocità massima 30 km all’ora, realizzare una rete di piste e itinerari ciclabili sicuri di almeno 300 km con aumento notevole di questi spostamenti come nelle grandi città europee, introdurre bus di quartiere. Sono provvedimenti auspicati anche dal Comitato dei saggi istituito dalla giunta Moratti e dall’ex-assessore al traffico Croci, bloccati da opposizioni nei partiti di centrodestra, su cui tutti coloro che si preoccupano della vivibilità di Milano per se e i propri figli dovrebbero essere d’accordo.


Raddoppio degli alberi e verde pubblico e riduzione del consumo di suolo

Il verde in città è essenziale per compensare l’ossigeno consumato dalla combustione di motori e caldaie, filtrare le polveri sottili, diminuire l’aumento di calore dovuto al riscaldamento di asfalto e cemento, dare ombra l’estate, ridurre il rumore automobilistico, mantenere la biodiversità, ospitare persone di tutte le età che giocano, fanno sport, si ritrovano, portano i loro animali domestici in settimana e nel fine settimana. L’affollamento dei parchi cittadini la domenica e dei campi gioco dei bambini in settimana è un chiaro indice dell’insufficiente quantità di verde a disposizione dei milanesi, attualmente solo 12 mq/abitante, inferiore ad altre città italiane ed europee. I boschetti di benvenuto, con cui la passata giunta ha voluto aumentare il numero degli alberi, consistono in una grande quantità di giovanissimi alberi lungo strade di grande traffico in zone marginali della città (via Parri, via Cusago, Lampugnano). Il nuovo PGT prevede 3 milioni di mq di verde aggiuntivo per 300.000 nuovi abitanti, solo 10 mq/abitante, non equamente divisi tra le varie aree, mentre i progetti in corso come Porta Nuova e Citylife prevedono nuovi parchi in parte all’ombra dei nuovi grattacieli  e sopra i parcheggi interrati, appena sufficienti per i nuovi residenti e impiegati. La realizzazione dei parcheggi interrati ha spesso sostituito alberi di grandi dimensioni su terra piena con alberelli su un metro e mezzo di terra.


Conservazione del futuro parco dell’area Expo

L’Expo si svolgerà su aree attualmente agricole connesse alla cintura verde intorno a Milano e prevede la realizzazione di un grande parco agroalimentare. Si vuole evitare che alla fine della manifestazione l’area venga cementificata. La battaglia tra la Moratti e Formigoni per il controllo dell’area è una indicazione degli appetiti immobiliari che si concentrano su quell’area, che andrebbe acquisita dagli enti pubblici a valore agricolo, senza far guadagnare la famiglia Cabassi e la Fondazione Fiera, attuali proprietari.


Risparmio energetico e riduzione del gas serra

Il Comune aveva varato, come altre grandi città, un piano del clima per ridurre l’effetto serra, poi fermato. Si tratta di rilanciarlo eliminando gli impianti a gasolio, aumentando l’efficienza energetica degli edifici al di sopra delle indicazioni della Regione, rendendo obbligatoria la massima efficienza per le nuove costruzioni, diffondendo il teleriscaldamento prodotto da fonti rinnovabili, portando la raccolta differenziata al 50% dei rifiuti entro il 2020, diminuendo la produzione di rifiuti.


Riapertura dei Navigli Milanesi

Sono sempre stato favorevole a riportare l’acqua nella Darsena dopo l’infelice decisione del sindaco Albertini di costruirvi un parcheggio sotterraneo come a riportare l’acqua nella Conca del Naviglio e nel sistema dei Navigli Milanesi che potrebbero essere almeno in parte riaperti come in fondo a via San Marco e in via Melchiorre Gioia, e in parte sostituiti da un segno d’acqua che ricordi la loro presenza come nella cerchia dei Navigli. La decisione va presa in fretta a causa dello scavo della linea metropolitana 4 e delle sue stazioni in via De Amicis e via Santa Sofia. Sarebbe un bel biglietto da visita per i visitatori dell’Expo 2015 al posto della infattibile via d’acqua prevista dal Naviglio Grande all’area dell’esposizione attraverso il Parco delle Cave.


Spero di averti convinto a votare SI a tutti i referendum.

Ti segnalo che giovedì 9 giugno dalle 18.30 si susseguiranno in Piazza Duomo iniziative a favore dei referendum:

  • Ore 18.30-20: Comizi del Comitato Milano Si Muove a favore dei 5 referendum milanesi
  • Ore 20-20.30: Abbracciamo il Duomo, catena umana intorno alla cattedrale organizzata dal Popolo Viola
  • Ore 20.30-22: Si Vola, manifestazione in bicicletta da Piazza Duomo all’Arco della Pace dove ci sarà un grande concerto spontaneo (vedi percorso e comunicato stampa)

 

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