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Sinceramente, dopo gli iniziali entusiasmi dell'epoca dell'inizio delle Regioni e di Bassetti, e le delusioni di questi ultimi anni, non riesco piu' a trovare attraente quello che passa sotto il nome di federalismo.

Tanto piu' se questo vuol dire attribuire una autonomia di spesa (e di relativa gestione scoordinata dei servizi) ai consigli di zona. Qualcuno ha fatto notare recentemente su un qualche giornale che le attuali zone (ancor meno delle 20 originali) hanno assai poco per non dire nullo background storico (a differenza della maggior parte dei "piccoli comuni").

Ora e' vero che dovrebbe arrivare la citta' metropolitana, e spero che questa porti a un maggior coordinamento in materia di servizi come p.es. il trasporto pubblico (io da tempo sogno il MailanderVerkehrVerbund !) oppure l'urbanistica (ovvero il controllo e la limitazione del consumo di suolo). Purtroppo nella citta' metropolitana vi e' una discrepanza di dimensioni tra il comune di Milano e gli altri Comuni, ed a volte si sente parlare di promozione degli attuali consigli di zona a Comuni. Devo dire che questo non mi entusiasma affatto, in una citta' dove uno abita da una parte, lavora da un'altra ecc. Non vorrei che si arrivasse a limitazioni per cui occorra per forza rivolgersi all''ufficio (mettiamo di anagrafe le rare volte che purtroppo e' necessario farlo)  della zona di residenza ... che normalmente sara' aperto quando uno e' invece al lavoro in una altra zona.

Mentre dovrebbe valere l'opposto, uno usa il servizio collocato nel posto piu' comodo al momento, indipendentemente dalle divisioni amministrative. P.es. gia' ora chi abita nella zona di viale Monza puo' utilizzare gli ospedali di Sesto S.G. (positivo), anche se purtroppo deve pagare un biglietto extra per arrivarci in metro' anche se e'  abbonato urbano (negativo).