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Come ricorderete, i circa 150 soci della bocciofila, in prevalenza anziani residenti nel quartiere, si erano molto allarmati per il passaggio dello stabile dal controllo della Fondazione Atm ad Atm stessa. Era stata infatti paventata l’intenzione di destinare i locali ad altri usi, tra cui un museo del trasporto pubblico.
Per non chiudere in maniera così traumatica un’esperienza durata oltre 60 anni e che per molte persone rappresenta l’unica occasione di aggregazione e socialità della loro vita, i soci della bocciofila mi avevano chiesto di supportarli in questa battaglia, dichiarandosi pronti a forme di protesta anche clamorose.
Ho quindi incontrato Bruno Rota, direttore di Atm, che con grande disponibilità ha ascoltato e compreso le ragioni di queste persone, garantendomi personalmente che il passaggio dell’immobile non comporterà un cambio della sua destinazione d’uso.
Subito dopo, il direttore del personale Pietro Brunetti ha preso contatto direttamente con i frequentatori della bocciofila, accordandosi con loro sulle modalità di prosecuzione delle attività.
Si tratta quindi di un’ottima notizia per queste persone e per tutto il quartiere, che non perde un prezioso punto di ritrovo. La città di Milano deve continuare a lavorare per garantire la qualità della vita dei suoi cittadini, con un’attenzione particolare per le fasce deboli e soprattutto per gli anziani, il cui costante aumento numerico richiede nuovi sforzi progettuali.
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