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Inviato da avatar Salvina Inzana il 02-12-2013 alle 13:10
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La Repubblica 1 dicembre 2013

Le Vie d'acqua nel parco delle Cave ambientalisti in campo contro le ruspe

DUE distinti esposti alla procura, uno presentato dai cittadini del comitato No Canal, l'altro da un gruppo di attivisti vicini all'associazione ambientalista Aidaa. Quattro manifestazioni in pochi giorni e diverse relazioni tecniche prodotte per denunciare «uno scempio condotto con soldi pubblici». Sono centinaia i cittadini che si oppongono alle Vie d'acqua, progetto di canalizzazione da 70 milioni di euro che collegherà il sito di Expo 2015 alla Darsena. Un piano inserito nel dossier per la candidatura di Milano a ospitare l'Esposizione universale e più volte rivisto nel tempo per ragioni di budget.

I cittadini che si battono perché il piano sia cambiato «puntando sulla riqualificazione delle rogge esistenti, nel rispetto del verde» si sono dati appuntamento per domani alle 21 alla Cooperativa Labriola, in via Enrico Falck 51 alla Bovisa. «Fatte così le Vie d'acqua sono una grande opera inutile, con soldi che servirebbero a risolvere molti problemi della città», dice Alessandro Catalano, portavoce del comitato No Canal. Chi protesta sostiene la necessità di modificare il progetto, come suggerito dall'associazione Italia Nostra, per non tagliare a metà il parco delle Cave, il parco Pertini e il parco Trenno, dove il cantiere per lo scavo del canale è partito con il rischio che alcuni dei 200 alberi che si trovano nell'area siano abbattuti.

Altra preoccupazione riguarda il dissodamento del suolo.

«Come certificato dal Comune, il sottosuolo in via Quarenghi è inquinato e lì si vuole far passare il canale», sostiene Catalano. Alcune delle critiche mosse dai comitati erano giunte lo scorso 15 gennaio anche dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici. I tecnici del ministero, pur dando parere favorevole, evidenziavano «aree di alta criticità e di riconosciuta identità paesaggistica». E per questo si caldeggiavano alcune modifiche di progetto. Si sottolineava anche «l'opportunità di ridurre le sezioni dell'alveo del nuovo corso d'acqua o di procedere in sottosuolo». Il progetto di Italia Nostra è invece imperniato sulla «riutilizzazione del sistema del reticolo idrico che caratterizza storicamente il territorio».

Tradotto: usare i canali esistenti «rispettando le forme del paesaggio». Alla società Expo Spa fanno sapere che «pur rispettando il parere di tutti, si sottolinea il fatto che il progetto delle Vie d'acqua ha ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie e che, fra quelli pervenuti, è risultato l'unico sostenibile da un punto di vista tecnico ed economico».


di : A.T e F.V. 01 dicembre 2013 2 sez. MILANO
Le Vie d'acqua nel parco delle Cave ambientalisti in campo contro le ruspe - la Repubblica.it
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