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Decentramento: costi, benefici, quale bilancio per economia e democrazia?
Che il Decentramento a Milano sia una occasione mancata e in parte uno spreco intollerabile di denaro pubblico, lo capirebbe anche un profano di questioni relative alla Res Publica, ma credo che l'analisi debba andare ancora più a fondo andando a verificare bene nel dettaglio COSTI e RISULTATI.
Per accendere la discussione propongo qualche domanda provocatoria, nella speranza che intervengano Consiglieri Comunali (a fornire pareri e numeri) e dei Parlamentini di Zona (a rivendicare aspirazioni deluse e risultati raggiunti), oltre che i più titolati a discutere, gli utenti-cittadini quelli a cui dono destinati i servizi erogati e le politiche amministrative (quanto di inevaso subiscono i cittadini?).
Poi nel corso del brainstorming non mancherò di dire la mia opinione, anche se credo che un lettore attento, solo leggendo le mie 6 domande forse tendenziose, possa capire da che parte mi schiero:
- Le Zone di Milano complessivamente quanto costano all'anno al contribuente?
- Quali sono i risultati conseguiti nel concreto dai CdZ?
- Quanto pesa l'incompiuta (esigua gestione risorse) del Decentramento?
- I CdZ avvicinano il cittadino al Comune o sono un diaframma che li tiene lontani e forse anche buoni?
- Ha senso parlare ancora di CdZ come sono oggi con la Città Metropolitana di Milano dal 2015?
- Quale scenario amministrativo ideale è ipotizzabile?
Che inizino le danze!
Buon 2014 a tutti i "partecipanti" e lettori.
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