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Inviato da avatar Bruno Alessandro Bertini il 16-01-2014 alle 13:36

Non so se associare direttamente la mafia al comune di Milano è un reato penale e quindi mi guardo bene dal farlo;
Però è ciò che vien da pensare guardando come sono spesi i soldi, utilizzati per grandi opere che danno da lavorare a poche aziende (di amici?) per tempi ristretti (non tanto perchè i lavori si concludono presto ma perché spesso falliscono) piuttosto che utilizzarli per lavori di manutenzione ordinaria, utilizzando forza lavoro locale e aziende (magari municipalizzate) che possano sviluppare una storicità e una stabilità che gli permetta di ben organizzarsi e crescere nel tempo.
Un giro veloce di esempi documentato da alcune foto.

1) Incrocio tra via Mincio e via Oglio, sull'angolo dove c'è la scuola Lombardini c'è una piccola riparazione da fare. Non so se il lavoro sia stato realizzato da un privato o direttamente dal comune, ma in via Oglio c'è la scuola, l'asilo, il comune, la asl, il caf, un circolo per anziani e il sabato fanno il mercato. In via Mincio c'è anche una scuola media e una piscina.
Doveva essere l'occasione buona per risistemare non già un francobollo di asfalto ma tutto l'attraversamento pedonale inserendo uno scivolo per passeggini e carrozzelle.
Invece si è fatto un lavoro minimale, La pietra che fa da bordo al marciapiede è rimasta malamente inclinata e l'asfalto posato è tutt'altro che una superfice piana regolare.
Segno evidente che chi ha fatto il lavoro non aveva soldi a disposizione o ancor peggio ha lavorato male e nessuno ha poi controllato.



2) Fermata metro3 Brenta. Qui, oltre all'uscita della metro, c'è la fermata della 77 e il centro vaccinale del distretto 4. Bastano poche gocce di pioggia e (come in moltissimi altri punti) la strada si allaga regalando ai molti pedoni una rinfrescante doccia gratuita. e a chi parcheggia nelle vicinazze non resta che usare gli stivali.




3) Vuoi che un bambino metta il piede proprio lì? La foto 3 non mi ricordo dove l'ho scattata ma quando cadrà il palo della luce o si formerà una voragine vi tornerà in mente.
Il tombino penso non sia stato colorato da un'artista di strada ma varie volte segnalato dagli addetti come pericoloso. La vernice dovevano metterla nel buco e prima o poi riuscivano a tapparlo con quella.



4) Pochi anni fa è stato rimesso a nuovo il cavalcavia di piazzale Corvetto. Ricordo di aver personalmente assistito ad un consiglio di zona in cui si illustrava il risultato ed in particolar modo l'abbellimento del manufatto attraverso l'opera di uno sconosciuto artista che tale è rimasto (almeno per me).
Sarà stato un amico? Vabbè, tralasciando l'opera (forse) incompiuta se oggi guardiamo lo stato del ponte salta agli occhi la presenza di molti alberi di Ailanto che stanno crescendo nell'incuria più totale.
Questi alberi, famosi per avere radici capaci di spaccare anche il cemento, hanno già compromesso il cavalcavia, dimostrando come una grande opera di risanamento sia inutile senza un piccola manutenzione continua (sempre che il vero obbiettivo non sia quello di campare nell'emergenza che facilita il compito di affidare grandi opere ad amici).







5) Poco prima di scrivere questo post mia madre mi ha parlato di una maniglia del comune rotta da molto tempo. Sono subito corso a fotografarla temendo che nel frattempo qualcuno potesse ripararla ;-)
Visto che già ero lì ho fatto qualche altra foto a testimonianza che nulla è cambiato: ciò che era rotto è ancora rotto e la spazzatura abbandonata un po' ovunque è ancora formata da carta e plastica mischiata e buttata nei sacchi trasparenti in barba a qualsiasi raccolta differenziata.





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