Rispondi a:

Inviato da avatar Agnese Boriani il 18-02-2014 alle 15:44

Voglio segnalare una lettera aperta al sindaco spedita questa mattina e pubblicata sulle pagine  facebook Comune di Milano-Palazzo Marino e Giuliano Pisapia sindaco x Milano.

Un coraggioso contributo al coraggio che questa amministrazione deve dimostrare ai propri cittadini.

Buona lettura

Di umiltà, onestà e di coraggio
Stimato Signor Sindaco,
tra le virtù più importanti che una personalità politica può mostrare ci sono l'umiltà ed il coraggio di portare avanti il proprio pensiero onestamente.
In quella sera di fine maggio del 2011, nasceva una speranza e quella sera io c'ero.
Assieme a migliaia di altre persone e assieme a lei, Signor Sindaco, eravamo lì nella nostra Piazza per festeggiare spontaneamente un'idea tanto forte quanto fondamentale.
Dopo troppi anni di cattivo governo, dominato dalle menzogne, quella sera ci siamo riversati in piazza assieme a lei che rappresentava da poche ore la speranza di un cambio radicale del modo di governare. Finalmente, era nuovamente lecito pensare di poter essere governati con onestà di pensiero.
Lei, Signor Sindaco, è stato capace di risvegliare in moltissimi suoi concittadini la voglia di partecipare, facendo loro capire che sarebbero stati ascoltati da chi avevano scelto come loro amministratore. Il pensiero condiviso era che assieme avremmo potuto costruire una Milano da poter vivere e mostrare al mondo con orgoglio, frutto della collaborazione di migliaia di pensieri onesti. Basta sandali, basta favoritismi.
Dopo quasi tre anni, questa speranza è ancora viva.
Lo dimostrano ogni giorno i numerosi cittadini comuni che singolarmente sono impegnati nel rendere questa città migliore. Lo hanno anche dimostrato due cortei di suoi concittadini, circa mille persone, che domenica 16 febbraio 2014 si sono mossi festanti e gioiosi per dire alla propria amministrazione quanto amano questa città.
Cosa chiedevano a lei, Signor Sindaco, domenica scorsa quelle persone riunite spontaneamente sotto il nome del movimento NoCanal? Chiedevano di non far morire quella speranza. Chiedevano onestà di pensiero. Chiedevano di essere ascoltati. Chiedevano di poter rendere Milano quella città di cui andare orgogliosi davanti agli occhi del mondo.
Ieri sera, negli studi di Telenova, è andato in onda un confronto tra alcuni cittadini e i rappresentati di coloro che li amministrano. Suoi rappresentanti, Signor Sindaco.
Ho seguito la trasmissione aspettandomi di veder sostenute con precise e decise argomentazioni l'affermazione secondo la quale l'opera “Via d'acqua” è strategica.
Un'idea, se genuina ed onesta, va sostenuta con forza. La storia ci insegna che si può anche morire per un'idea. Le idee vanno oltre i singoli individui.
Quello che ho visto ieri sera, e come me hanno potuto constatare in tanti (e molti altri vedranno), è stata la mancanza di argomentazioni sostenibili presentate dalla sua amministrazione, contrapposte invece a solide motivazioni portate dalla rappresentanza dei cittadini.
Mi sono chiesto perché la sua amministrazione è irremovibile riguardo la necessità di realizzare quest'opera secondo le modalità che avete dettato senza però avere la forza di argomentazioni granitiche a supporto?
Perché la sua rappresentanza non è stata in grado di far comprendere a chi guardava le motivazioni per cui si tratterebbe di un'opera strategica e sopratutto perché deve essere fatta in quel modo?
La risposta che mi sono dato è che anche voi non credete in quell'idea ma non avete alternative.
Il sunto del messaggio che è passato dalla sua rappresentanza è approssimativamente il seguente:
La Via d'acqua deve essere completata in tempo per l'Expò 2015 e su questo non c'è spazio di dialogo. Non siamo in grado di motivare il perché deve essere fatta in questo modo ma l'obiettivo non cambia.
Mi rendo conto che si tratta di qualcosa che avete ereditato dall'amministrazione precedente e che gli accordi ormai siglati non possono essere disattesi senza pagarne le conseguenze.
Capisco che ne va dell'immagine di Milano nel mondo.
Ma quello che trovo difficile capire è perché ostinarsi a difendere un'idea in cui non si crede. Come può per esempio il consigliere Strada, sostenitrice della mobilità su due ruote, che l'opera è strategica perché porta con se, nei parchi imponenti piste ciclabili quando poi ammette coi fatti che è fuori dai parchi che questa necessità è un'urgenza?
Probabilmente la risposta a questa domanda è nelle responsabilità che la sua amministrazione ha nei confronti di soggetti coinvolti nel progetto e la capacità di onorare gli impegni è degna di rispetto. Ma quella fantastica sera di maggio di tre anni fa è stato siglato un'ancora più importante contratto. L'impegno che assieme, amministrazione e cittadini, avremmo potuto realizzare un grande sogno condiviso, con onestà di pensiero.
Quello che le chiedo io, Signor Sindaco, e la mia è solo una voce che si unisce ad altre migliaia di voci, è di far fare un passo avanti alla sua amministrazione, assumendo il coraggio di ammettere che quest'opera, così com'è stata progettata e gestita non è ciò che velavamo. Non la voleva lei, ne la voleva la sua squadra ne i suoi concittadini.
E' un passo che richiede umiltà, che costringere ad ammettere degli errori. Obbliga a mostrarsi apparentemente deboli ma è il passo che può farla avvicinare a chi ha condiviso con lei lo stesso sogno.
L'umiltà necessaria per sostenere onestamente un'idea richiede molto coraggio ma è in essa che sta la forza.
Pensi al Presidente José Mujica dell'Uruguay che ha fatto dell'umiltà e la vicinanza con i problemi reali dei cittadini il suo stile di vita ed un modello di buon governo. Pensi all'attuale Papa Bergoglio che con l'umiltà stà trasformando la Chiesa Cattolica in un modello per il mondo. Pensi al Patrono del nostro paese dal quale lo stesso Papa ha voluto prendere il nome. Pensi a quale profonda traccia ha lasciato Francesco D'Assisi nell'umanità semplicemente rinunciando alle ipocrisie e accettando umilmente l'onestà del suo pensiero.
Potrei continuare a lungo citando persone che hanno cambiato il mondo con l'umiltà e il coraggio dell'onestà delle idee. Sono gli umili e gli onesti che cambiano le cose. Sono loro i veri coraggiosi.
Pensi a quale magnifica immagine potrebbe avere Milano nel mondo se fosse possibile riconoscere che amministrazione e cittadini lavorano costantemente fianco a fianco non per soddisfare gli interessi di pochi ma per il bene di tutti. Pensi che opportunità per Expò 2015.
La trasmissione di ieri sera è terminata con la dichiarazione, già data in precedenza da lei, di un apertura al dialogo.
Io la invito, Signor Sindaco, a sedersi personalmente ai prossimi tavoli assieme ai suoi concittadini, con il medesimo spirito di umiltà che contraddistingue le grandi persone. Sia disponibile a mostrare la realtà dei fatti. Si lasci aiutare nel trovare una soluzione a questo problema. Quando siederà con quelle persone ricordi che sono le stesse che condivisero il medesimo sogno che accese Milano quel fine maggio del 2011.
Gianluigi Belli
uno dei tanti suoi concittadini che credono ancora nel medesimo sogno
 

Milano 18 febbraio 2014

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".

Contenuto della risposta