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Inviato da avatar Angelo Mandelli il 18-03-2014 alle 13:48

Ecco la email di protesta da me inviata alla delegata alle pari opportunità del Comune di Milano  (Francesca.Zajczyk@comune.milano.it)

Date: Mon, 17 Mar 2014 10:45:12 +0100
To: Francesca.Zajczyk@comune.milano.it
Subject: uso ideologico e indebito delle istituzioni pubbliche

Spett. delegata pari opportunità del comune di Milano

Faccio seguito alla telefonata intercorsa al suo ufficio.
Intendo vivamente protestare contro quanto scritto sul suo sito internet.
(https://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/CDM?WCM_GLOBAL_CONTEXT=/wps/wcm/connect/contentlibrary/In+Comune/In+Comune/Delegata+Pari+Opportunita/)

Ivi si trova un panegirico sulla nuova legge francese, che viene esaltata come modello e si dice che:
"...Riformula poi il testo della legge sull'interruzione volontaria di gravidanza, eliminando il concetto di forte disagio e permette quindi di accedere all'aborto senza il famigerato presunto pericolo psico logico o fisico per la donna. Tutto il contrario della legge spagnola, contro cui ci batteremo e manifesteremo proprio sabato!!!!!... "

Trovo del tutto inconcepibile che si usi un ufficio comunale e i soldi dei contribuenti per fare propaganda di parte, a favore delle leggi francesi, contro quelle spagnole o quant'altro... (non è compito del Comune di Milano !!) e per sostenere manifestazioni pubbliche di certe parti politiche, e per promuovere revisioni della legge sull'aborto in senso meno restrittivo.

Oltretutto non si capisce perchè un servizio alle "pari opportunita" non contempli le pari opportunità anche per i bambini concepiti, e voglia invece promuovere ulteriori agevolazioni per la loro
SOPPRESSIONE (= aborto).
Di che "pari opportunità" stiamo parlando, gentile delegata???

Inoltre nel sito si fa continuo riferimento ad una non meglio ident ificata "cultura di genere", che non si capisce cosa sia.
Evidentemente si vogliono imporre come dato di fatto indiscutibile e ormai assodato, anche se sono teorie del tutto opinabili, teorie e ideologie alla moda, ma mai codificate e sancite da nessuno, quasi fossero dogmi di fede.

Ritengo che l'uso ideologico delle istituzioni sia cosa da regime e non da sistema democratico.

Distinti saluti
Mandelli Angelo

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