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Inviato da avatar Bruno Alessandro Bertini il 19-03-2014 alle 14:55

Ennesimo capitolo della vicenda (non che la segua per motivi personali, ma la domenica sono lì al parco...).

Molto rammarico nel vedere che il mio suggerimento è stato ascoltato: si è cercato di chiudere il tratto compromesso del canale per deviare l'acqua verso un altro scarico; è stato persino pulito il canale per facilitare lo scorrimento dell'acqua...

Il rammarico nasce dalla constatazione che il lavoro fatto è inutile, perchè martellare un asse nelle guide dove una volta c'era la saracinesca della chiusa non è sufficiente a fermare l'acqua.

L'esempio lampante di come non ci sia più la voglia di fare le cose per bene.

Se fai un lavoro, portalo a termine.

Il tuo obbiettivo è quello di fermare il passaggio dell'acqua, sei un'impresa di costruzioni, lavora bene!

Non martellare un asse in qualche modo: usa anche un po' di terra e argilla per sigillare questa chiusura che hai fatto.

Assicurati che l'acqua non passi più.

Poi risolvi il problema scavando un nuovo canale, ma fatto bene, non che dopo un mese è rotto o ha l'inclinazione sbagliata...

Temo che in Italia abbiamo perso la capacità di lavorare.

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