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Gent.ma Sig.ra Duina,

vorrei replicare ad alcune Sue osservazioni.

Questa mi sembra la classica soluzione all'italiana: per risolvere un problema (pur sacrosanto) di pochi si danneggia seriamente l'intera comunità.

La misurazione del traffico fatta in questi giorno non è significativa: siamo in estate, le scuole sono chiuse e molti usano biciclette e motorini o vanno a piedi e il traffico fisiologicamente diminuisce. 

La scorsa settimana, quando le scuole erano ancora aperte e senza scioperi, erano necessari dai 20 ai 30 minuti per percorrere 300 mt. Non li definirei "pochi minuti"…

Oggi nelle ore di punta ancora si registrano code verso Bazzi che prima non c'erano. Cosa succederà in autunno o in inverno, magari in un giorno di pioggia?

Parla giustamente di sicurezza, prioritaria: il marciapiede di via Erasmo si interrompe a metà e si tuffa verso la strada costringendo ad attraversarla e nessuno ha pensato a dipingere opportune strisce pedonali: sono 12 anni che aspettiamo! E inoltre, con le vie Fontanili, Erasmo da Rotterdam e Spadolini, strette e congestionate, eventuali mezzi di soccorso come passano? Senza parlare dell'incremento di inquinamento…

Allungare il semaforo di Spadolini significa creare più code in Bazzi? L'unico tratto, in direzione centro, meno toccato dal traffico, almeno alla sera, verrebbe anch'esso travolto da maggiore traffico?

Non definirei via Fontanili un'arteria per entrare e uscire dalla città ma piuttosto una via "incastrata" , come via Spadolini, tra 4 vie ad alta densità di traffico ed unica possibilità per i residenti (tutti !) per muoversi abbastanza agevolmente. 

Ho letto un articolo sul sito del comune su Milano scesa dal podio delle città più congestionate d'Italia: è un'ottima notizia e speriamo che si proceda sempre in questa direzione; ma anche i residenti di Spadolini hanno diritto di godere di questi progressi. Ancora oggi non abbiamo parcheggi per residenti né stazioni di bikemi o fermate di mezzi pubblici…

Cordialmente.