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Inviato da avatar Fiorello Cortiana il 19-07-2011 alle 09:25

Avverto la necessità di uscire da una logica che vuole quella del sindaco come una corte con i cortigiani, con gli accreditati e no, con le invidie e le gelosie che trovano l'occasione della ripicca. La domanda di partecipazione informata, presente in città come una riserva di intelligenza civica, ha già avuto modo di prendere corpo negli ultimi anni attraverso la costituzione attiva di associazioni e comitati e si è poi manifestata nelle oltre 24.000 firme per la presentazione dei referendum milanesi e nella loro larghissima approvazione nelle urne. Questa rete sociale trova già nella rete digitale uno strumento propedeutico all'incontro e all'azione e può contribuire ad un'azione positiva di sussidiarietà se supportata da una piattaforma dedicata alla sua relazione con la cosa pubblica, le sue sedi e le sue procedure deliberative. Non c'è alcuna ragione per ignorare la piattaforma già a disposizione se non quella ascrivibile a piccole antropologie irresponsabili.

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