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Inviato da avatar Fabrizio Buccini il 24-11-2014 alle 13:49

Caro Massimo, purtroppo non ci siamo.

Le strade della nostra città non possono che essere declinate come da precedente post, perché se così non fosse non sarebbe Milano, ovvero il motore della Lombardia, d’Italia e forse tra i più importanti volani d’Europa.

Qui chi se ne “disinteressa”, a vantaggio esclusivamente proprio, non sono i 20.000 utenti della zona che sono stati di fatto crocefissi da questa viabilità rivisitata ad interesse e vantaggio di pochi ma sono proprio coloro che “disinteressandosi” in esito alle proprie mozioni inficiano la mobilità a 360°.

Illegalità ce ne sono eccome e sarà cura delle Procure, rispettivamente della Repubblica e Corte dei Conti occuparsene.

Quei 150 metri caro Massimo permettono ad un’ambulanza di percorrere il tratto che separa la Ripamonti dall’Ospedale San Paolo in tempi ragionevoli, perché quei 150 metri, prima, consentivano un alleggerimento del traffico per le vetture che dovevano portarsi dalla Ripamonti alla Missaglia e che purtroppo, oggi, devono necessariamente congestionare la Antonimi senza via di scampo.

20.000 utenti, non sono individualità, bensì, in senso tecnico, si definisce economia della viabilità, perché la Antonimi ad oggi, non la si percorre, spesso, nemmeno con i mezzi di emergenza, figuriamoci con i mezzi pubblici.

La palazzina nuova è costruita eccome sulla strettoia, il punto però è diverso e si chiama “esproprio coatto per motivi di pubblica utilità” ed avrebbe dovuto interessare sia la nuova palazzina che il civico immediatamente seguente, perché se esiste un piano regolatore, quelle due palazzine lo disattendono in pieno. Al che mi chiedo: chi li ha autorizzati ? Ed insisto, oltre al danno patito dalla collettività anche la beffa della nuova viabilità ?

In quella strettoia, un essere umano di cui non vado a riportare il nome, ha vissuto una vita entrando ed uscendo da un passo carraio a bordo della sua Apecar zeppa di rottami, quel signore non è morto per motivi lontani dalla strettoia, bensì per la più semplice ed umana vecchiaia.

Per ciò che concerne la riqualificazione, mi pare che nessuno abbia mosso motivi ostativi, chiaro è che se, dopo la riqualificazione, per motivi legati alla precitata economia della mobilità, il CDZ5 o l’assessorato all’urbanistica, costruita una rotonda che dovrebbe consentire una più fluida circolazione delle vetture, dovesse ripristinare la vecchia viabilità, allora sarebbe cosa buona e giusta conoscere il perché della spesa.

L’amministrazione, visto che si interessa di via dei Fontanili, dovrebbe ben interessarsi del centro storico, dove sono presenti strade più strette ed interdette anche ai mezzi di soccorso ma che di fatto rispettano il piano regolatore e i cui residenti mai si sognerebbero di ridisegnare con un esposto.

Per ciò che concerne invece lo scolmatore o il bypass di una fogna intasata, caro Massimo, non sono avvezzo allo strumentalizzare le parole ma, molto più logicamente mi attengo ad osservare i fatti in modo asettico, ed asetticamente torno ad asserire, via dei Frontalini era un’uscita di sicurezza così come lo erano la Selvanesco (chiusa) e la Campazzino (chiusa).

Non è un “beccatevi” sto traffico, bensì quella è la situazione, se non gradite Milano è grande, invece, premeditando sul come fare, si è preferito non accettare una situazione come tante nella Città di Milano; quel nervo da scoperto è stato reso infiammato, ed ora ci vuole Nimesulide in dosi massicce per sanare l’insanabile, a meno che la viabilità torni quella che era, senza tentare di togliere l’attenzione dal punto focale, ovverosia la nuova viabilità.

 

Moratti ? Alberini ? Formentini ? E chi se ne frega ? Io non ne faccio una questione politica di destra di centro o di sinistra, io ne faccio una predisposizione alla tutela ed al governo della cosa pubblica nel pubblico interesse e, per pubblico interesse, si intende l’insieme della collettività, non una ristretta cerchia. Mi domando, perchè in 45 anni, da tanto vivo tutti i quartieri in argomento, mai a nessuno è venuto in mente di porre in essere tale follia ?

Veniamo agli abitanti di Spadolini, alla Caronte, al Centro Leoni ed ai delinquenti, se veramente ce ne sono. Caronte deve riallocare la nuova sosta, attenzione non fermata ma solo sosta, in altro spazio tranquillamente evidenziabile. E’ come scoprire l’acqua calda. Caronte ed i mezzi pesanti non dovevano percorrere la Fontanili come, a mio avviso, non dovrebbero percorrere la Spadolini. Superfluo anche citarlo.

E siamo al dunque “una qualunque via mlanese”. Adesso Milano è tornata ad essere qualunque, ma non si era detto che doveva essere coccolata e meglio trattata perché chiamare le vie di Milano, corridoi, arterie, sfoghi, vie di fuga era cosa abominevole ? Se è una qualunque via milanese la Spadolini, lo è anche la Fontanili, la Antonimi, la Bazzi, la Cermenate e quante altre strade ruotano intorno a quella valvola di sicurezza che era via dei Fontanili, senza se e senza ma. Oggi invece le altre vie sono figlie di nessuno, la Fontanili invece ? Troviamo insieme l’aggettivo adatto.

Totalmente in accordo per una migliore viabilità, ed in ossequio proprio alla VIABILITA’, sicuramente l’inversione di quel senso di marcia è un’offesa come lo potrebbe essere per l’esaminatore che chiede al candidato Avvocato quali sono i tre poteri dello Stato e questi rispondesse candidamente: il Presidente della Repubblica, il Presidente della Regione Lombardia e il Sindaco di Milano.

Cerchiamo di partire con senno, se no è come chiacchierare muso a muso con una gallina, con tutto il rispetto per te caro Massimo e per la gallina.

Cordialmente ed amichevolmente, Fabrizio Buccini.

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