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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 16-10-2010 alle 22:53

Da milano.repubblica.it:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/10/16/news/convention_all_americana_per_boeri_moratti_lascia_milano_a_chi_la_ama-8125245/

VERSO LE PRIMARIE

Convention all'americana per Boeri
"Moratti, lascia Milano a chi la ama"

Oltre 2mila persone allo Smeraldo per il rush finale in vista del voto del 14 novembre
Fra i cinque consulenti ("non d'oro") ci sono un pony express ciclista e un immigrato

Platea gremita, nessuna bandiera di partito ma tanti palloncini blu con lo slogan "Cambiamo città, restiamo a Milano". E' la kermesse che inizia con il monologo di "una Milano abbandonata" e la canzone-inno Respirare lavorare: Stefano Boeri ha organizzato una convention all'americana per il rush finale della sua campagna di candidato sindaco alle primarie del centrosinistra del 14 novembre. La scelta del Teatro Smeraldo, da anni ormai affacciato sul cantiere aperto di un nuovo parcheggio sotterraneo, non è casuale. "Questo posto racconta bene la Milano che non vogliamo - ha affermato Boeri - una città abbandonata, piena di crateri e buchi. E noi vogliamo riempire i buchi di questa città".

La convention allo Smeraldo (foto)

Davanti alle oltre 2mila persone arrivate e agli striscioni dei quartieri popolari a coprire il parapetto della galleria, l'urbanista ha lanciato "Le cinque giornate di Milano": cinque appuntamenti tematici che puntelleranno l'ultimo mese della sua campagna per le primarie. Per ciascun argomento Boeri ha presentato i suoi consulenti ("non i consulenti d'oro della Moratti"): un pony express ciclista per la mobilità, una studentessa per la scuola, un poliziotto per la sicurezza, un inquilino degli alloggi popolari per la casa e un immigrato per il lavoro.

Prima che la kermesse cominciasse, uno dei suoi sfidanti, Valerio Onida, è arrivato dietro le quinte per una distensiva stretta di mano. "I partiti dovrebbero fare un passo indietro", ha ribadito il costituzionalista. Ma è stato lo stesso Boeri a confermare dal palco il contributo positivo delle forze politiche. "Ringrazio quel partito popolare che è il Pd - ha detto - che ha deciso di aiutarmi in questa sfida. Delegittimare i partiti significa condannarci ad aspettare lo stregone e le sue formule magiche: basta 'ghe pensi mi', adesso ghe pensa Milan. Caro Berlusconi, cara signora Bricchetto Moratti, levatevi di mezzo e lasciate la città a chi la ama".

(16 ottobre 2010)

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