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Inviato da avatar Eugenio Luxardo il 20-01-2015 alle 11:46

Il Comune di Milano in data 9 gennaio 2015 risponde all’interrogazione del 15 dicembre 2014 del Consigliere Avvocato Giulio Gallera con argomentazioni burocratiche che dimostrano quanto siano mal interpretate le approfondite ricerche del Politecnico. Le Autorità del Comune di Milano si fidano ad occhi chiusi dei tecnici dell’Ufficio Tecnico del Comune di Milano Settore Tecnico Casa e Demanio responsabile del progetto così detto “intervento di recupero” e/o “risanamento conservativo” della Cascina Linterno ed  intendano ignorare l'esistenza del vincolo monumentale (vincolo D.M. 3.9.1999) a favore di occupazioni “agricole”. Il Comune di Milano si fida ciecamente di alcuni autorevoli esperti di fama internazionale del Politecnico di Milano.

Ancora non si capisce o non si vuol capire che il progetto dell’Ufficio Tecnico del Comune di Milano prevede la realizzazione di un elevatore e degli impianti di riscaldamento, elettrico ed idrico proprio nel palazzetto medioevale e locali annessi, tutti interventi impropri per un bene monumentale.  Inoltre la redazione della gara d'appalto, non è rivolta esclusivamente ad imprese qualificate per intervenire su beni culturali.

Il prezzo dei lavori con un costo unitario di 3.700 € è spropositato per l’intervento conservativo in corso di realizzazione e che giustifica l'esposto anche a Raffaele Cantone.

Quindi è vero che la destinazione agricola della cascina “appare francamente un minus rispetto alla sua importanza culturale”.

Le continue osservazioni e critiche del CSA Petrarca e dell’Ingegner Franco Morganti sono sempre state incomprese nel momento in cui si scrive che “Francesco Petrarca non ne esaurisce il patrimonio di ricchezze architettoniche e culturali” e quando si ritiene “la valorizzazione del progetto di recupero e gestione della Cascina,  garanzia  del  suo  valore  storico, architettonico e agricolo, una risorsa unica per la ricostruzione del paesaggio agricolo”e si continua scrivendo che “la Cascina Linterno DEVE diventare uno spazio di conoscenza, ma anche di condivisione di pratiche antiche che fondano le proprie radici nella storia agricola di Milano”. Il  FAI  è  certamente “impegnato al valore  storico, architettonico  e agricolo” trascurando gli altri valori.

Non ci si rende conto che i locali medioevali  (un tempo abitati dal Petrarca) saranno compromessi dalle occupazioni degli amici ACL e soprattutto compromessi dalla realizzazione di servizi igienici, scale di servizio, elevatori e impianti elettrici e di riscaldamento senza provvedimenti tecnici di conservazione adeguata con l’andirivieni continuo di curiosi in occasione dell’EXPO 2015.

Magnifiche parole di inesperti che si fidano troppo della competenza di altri e cercano di convincere gli ignoranti !!   

Dottor Architetto Eugenio Luxardo

 

Allego la risposta della Vice Sindaco all’interrogazione del Consigliere Avv.Giulio Gallera.

"Gentile Consigliere
il procedimento di recupero della Cascina Linterno, come peraltro più volte detto pubblicamente dalle maggiori autorità, è stato oggetto di un procedimento che ha visto a  partecipazione di  tutte  le  competenze necessarie.
Progettato  dal  Politecnico,  con  la  responsabilità  della Professoressa Scazzosi,  esperta di fama internazionale, l’intervento di recupero è stato scrupolosamente vagliato e  valutato  dalle  Soprintendenze,  che  hanno richiesto  tutti  gli  approfondimenti  e  quindi  rilasciato  le  relative autorizzazioni.
Le  attività  di recupero delle cascine, anche in considerazione del lavoro fatto  per  l’agricoltura con il DAM, è parte delle opere connesse ad EXPO.
In  particolare Cascina Linterno è poi una delle cascine del Parco Agricolo Sud, anch’esso oggetto di interventi di compensazione per EXPO.
Così  come  il procedimento autorizzativo, le gare sono state espletate nel pieno  rispetto  della  normativa.  L’impresa che oggi sta operando è stata oggetto di valutazione anche da parte del Giudice Amministrativo.
I  lavori  sono  seguiti con particolare attenzione, sotto il controllo del gruppo di  lavoro del Politecnico.
Mi   preme   inoltre   ricordare   che   anche   il  FAI  è  impegnato  con l’Amministrazione  nella valorizzazione del progetto di recupero e gestione della  Cascina,  a  garanzia  del  suo  valore  storico,  architettonico  e agricolo.
Il  progetto  è  oggetto  di  un finanziamento pari a € 1.500.000,00, anche grazie alla partecipazione ad un Bando della Fondazione Cariplo.
Da  ultimo  preme  evidenziare  che  il  lavoro  fatto  dalla Professoressa Scazzosi e dai suoi collaboratori,  oggi è considerato,  in ambito scientifico,  riferimento  per  come  intervenire  sul  patrimonio  rurale, contemperando la tutela architettonica e quella paesaggistica.
Cordiali saluti.

Ada Lucia De Cesaris"
9 gennaio 2015
(See attached file: ZS0000619@comune.milano.it_20150109_075705.pdf)

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