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Il Comune di Milano in data 9 gennaio 2015 risponde all’interrogazione del 15 dicembre 2014 del Consigliere Avvocato Giulio Gallera con argomentazioni burocratiche che dimostrano quanto siano mal interpretate le approfondite ricerche del Politecnico. Le Autorità del Comune di Milano si fidano ad occhi chiusi dei tecnici dell’Ufficio Tecnico del Comune di Milano Settore Tecnico Casa e Demanio responsabile del progetto così detto “intervento di recupero” e/o “risanamento conservativo” della Cascina Linterno ed intendano ignorare l'esistenza del vincolo monumentale (vincolo D.M. 3.9.1999) a favore di occupazioni “agricole”. Il Comune di Milano si fida ciecamente di alcuni autorevoli esperti di fama internazionale del Politecnico di Milano.
Ancora non si capisce o non si vuol capire che il progetto dell’Ufficio Tecnico del Comune di Milano prevede la realizzazione di un elevatore e degli impianti di riscaldamento, elettrico ed idrico proprio nel palazzetto medioevale e locali annessi, tutti interventi impropri per un bene monumentale. Inoltre la redazione della gara d'appalto, non è rivolta esclusivamente ad imprese qualificate per intervenire su beni culturali.
Il prezzo dei lavori con un costo unitario di 3.700 € è spropositato per l’intervento conservativo in corso di realizzazione e che giustifica l'esposto anche a Raffaele Cantone.
Quindi è vero che la destinazione agricola della cascina “appare francamente un minus rispetto alla sua importanza culturale”.
Le continue osservazioni e critiche del CSA Petrarca e dell’Ingegner Franco Morganti sono sempre state incomprese nel momento in cui si scrive che “Francesco Petrarca non ne esaurisce il patrimonio di ricchezze architettoniche e culturali” e quando si ritiene “la valorizzazione del progetto di recupero e gestione della Cascina, garanzia del suo valore storico, architettonico e agricolo, una risorsa unica per la ricostruzione del paesaggio agricolo”e si continua scrivendo che “la Cascina Linterno DEVE diventare uno spazio di conoscenza, ma anche di condivisione di pratiche antiche che fondano le proprie radici nella storia agricola di Milano”. Il FAI è certamente “impegnato al valore storico, architettonico e agricolo” trascurando gli altri valori.
Non ci si rende conto che i locali medioevali (un tempo abitati dal Petrarca) saranno compromessi dalle occupazioni degli amici ACL e soprattutto compromessi dalla realizzazione di servizi igienici, scale di servizio, elevatori e impianti elettrici e di riscaldamento senza provvedimenti tecnici di conservazione adeguata con l’andirivieni continuo di curiosi in occasione dell’EXPO 2015.
Magnifiche parole di inesperti che si fidano troppo della competenza di altri e cercano di convincere gli ignoranti !!
Dottor Architetto Eugenio Luxardo
Allego la risposta della Vice Sindaco all’interrogazione del Consigliere Avv.Giulio Gallera.
"Gentile Consigliere
il procedimento di recupero della Cascina Linterno, come peraltro più volte detto pubblicamente dalle maggiori autorità, è stato oggetto di un procedimento che ha visto a partecipazione di tutte le competenze necessarie.
Progettato dal Politecnico, con la responsabilità della Professoressa Scazzosi, esperta di fama internazionale, l’intervento di recupero è stato scrupolosamente vagliato e valutato dalle Soprintendenze, che hanno richiesto tutti gli approfondimenti e quindi rilasciato le relative autorizzazioni.
Le attività di recupero delle cascine, anche in considerazione del lavoro fatto per l’agricoltura con il DAM, è parte delle opere connesse ad EXPO.
In particolare Cascina Linterno è poi una delle cascine del Parco Agricolo Sud, anch’esso oggetto di interventi di compensazione per EXPO.
Così come il procedimento autorizzativo, le gare sono state espletate nel pieno rispetto della normativa. L’impresa che oggi sta operando è stata oggetto di valutazione anche da parte del Giudice Amministrativo.
I lavori sono seguiti con particolare attenzione, sotto il controllo del gruppo di lavoro del Politecnico.
Mi preme inoltre ricordare che anche il FAI è impegnato con l’Amministrazione nella valorizzazione del progetto di recupero e gestione della Cascina, a garanzia del suo valore storico, architettonico e agricolo.
Il progetto è oggetto di un finanziamento pari a € 1.500.000,00, anche grazie alla partecipazione ad un Bando della Fondazione Cariplo.
Da ultimo preme evidenziare che il lavoro fatto dalla Professoressa Scazzosi e dai suoi collaboratori, oggi è considerato, in ambito scientifico, riferimento per come intervenire sul patrimonio rurale, contemperando la tutela architettonica e quella paesaggistica.
Cordiali saluti.
Ada Lucia De Cesaris"
9 gennaio 2015
(See attached file: ZS0000619@comune.milano.it_20150109_075705.pdf)
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