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Gentile Signora,

La ringrazio per la Sua...

mi lasci fare retorica... non è certo un problema gettare il tricolore per chi non ha valori.

Ma in quella irritante immagine si vede molto di più, c'è cinismo, c'è la mancanza di capacità civica posta come cardine di una elementare capacità di dare esempi positivi al prossimo.

Tuttavia non sorprende, non smuove istinti pattriottici di condanna unanime nè di urla italiche di villipendio alla bandiera, non ci aspettiamo i vigili urbani che corrono a toglierle prima che qualcun'altro lo faccia preso da un senso di rabbia urticante e compassionevole.

Il dolore stà in questo, stà nel non sentire più l'istinto di intervenire, nel non avere più il corraggio di cambiare a partire dalle piccole cose che poi diventano grandi sè fatte con convinzione, con trasporto.

Questa Milano è la Milano che non mi piace, che non reagisce, che non cerca più la retta via dell'identità, che non riesce a dire: " ORA BASTA ".

Non è un problema di bandiera o di patriottismo dal sapore mazziniano, è il degrado in cui versa la città, è sempilcemente il senso della misura che molti di Noi abbiano perso la capacità di limitare e limitarsi, la volontà di riappropriarsi degli insegnamenti dati dai genitori, dai maestri elementari, dai nonni e da quella Milano che un tempo seppe dire: "ORA BASTA".