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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 20-02-2015 alle 15:55

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

Mobilità

Presentato il PUMS. Ecco le scelte per i prossimi anni

Al via l’iter per l’adozione del documento. Maran: “Efficienza e sostenibilità: aumentare i servizi nelle periferie e verso la Città metropolitana. Priorità alla sicurezza stradale”

Milano, 20  febbraio 2015 -  L’assessore  alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco  Maran ha illustrato  alla  Giunta  il Piano della Mobilità Sostenibile  (PUMS).  Il  documento è  frutto di un approfondito confronto aperto  con  la  città e con gli enti coinvolti avviato nel 2013 ed è stato redatto sotto la supervisione di  un Comitato Scientifico. Il piano è destinato a ridisegnare la mobilità di Milano nei prossimi 10 anni e ridefinisce i confini  della  Città  metropolitana, andando a servire e collegare ampie zone extraurbane.

“Abbiamo di fronte a noi una grande sfida: riuscire a garantire dei servizi ancora più efficienti e sostenibili ad un maggior numero di persone – ha dichiarato l’assessore Maran -. Oggi Milano è già un punto di riferimento a livello  internazionale per le politiche di mobilità, ma la nascita della Città metropolitana ha ridefinito i confini comunali,  rendendo indispensabile una rimodulazione dei servizi in base alle reali esigenze di chi ogni giorno vive e transita a Milano. Il Piano va proprio in questa direzione, aumentando i servizi nelle periferie e verso la Città metropolitana”.

“Il Piano – prosegue Maran – non è una scatola chiusa, ma può essere ancora arricchito grazie al contributo che le associazioni di categoria, comitati, cittadini e consiglieri comunali vorranno apportare nei prossimi 60 giorni”.

Dopo la delibera di presa d’atto della Giunta, infatti, la prossima settimana il documento, insieme al rapporto  ambientale e alla sintesi tecnica, verrà messo a disposizione per 60 giorni presso gli uffici del Settore Pianificazione e Programmazione Mobilità e del Settore Politiche Ambientali ed Energetiche e pubblicato sul sito del Comune di Milano e di Regione Lombardia, in modo che chiunque possa prenderne visione e presentare le proprie osservazioni sulla procedura di VAS. Allo scadere dei 60 giorni il PUMS verrà adottato in Consiglio Comunale con le eventuali modifiche apportate. Il Piano verrà nuovamente messo a disposizione per altri 60 giorni per le osservazioni sui contenuti, per poi essere approvato definitivamente dal Consiglio Comunale.

A livello di trasporto urbano, il piano prevede il potenziamento della rete con il  prolungamento di alcune le linee metropolitane oltre i confini comunali, in  particolare: la M2 da Cologno Nord a Brugherio e da  Assago  a Rozzano,  la M3 da San Donato a San Donato est, la M5  da San Siro a Settimo e la M4 da San Cristoforo a Corsico  –  Buccinasco. A questo si aggiunge la progettazione di una sesta linea, lungo la connessione radiale Nord-Ovest, Sud-Est, con servizio sugli assi Certosa/Sempione e Tibaldi/Quaranta. Il documento prevede inoltre la modernizzazione  della  M2, con il rinnovo del materiale rotabile, l’impermeabilizzazione delle gallerie e il restyling delle stazioni.

Ovviamente  sul reperimento delle risorse, che per questi investimenti sono sempre stati in larga parte statali, il piano non ha titolo per entrare nel merito. Tuttavia  per  la  prima  volta  negli  strumenti di piano vi è un allegato  dettagliato che analizza l’utilità  marginale di ogni singolo investimento e che potrà aiutare Comune di Milano, Città Metropolitana, Regione e Governo a definire costi benefici di ogni investimento per orientare  le scelte e l’allocazione delle risorse disponibili nei prossimi anni.

Alcune delle attuali linee tranviarie vedranno inoltre allungare il loro percorso e si trasformeranno nelle cosiddette Linee T, linee di forza più veloci e complementari alla rete delle metropolitane.

Il  Piano considera poi di istituire sistemi rapidi su gomma per collegare la  città ad alcune importanti direttrici ad oggi non ancora servite: Arese - Lainate, Vimercate, Segrate – Pioltello, Paullo, Binasco e del Cusago.

Per quanto riguarda l’offerta di parcheggi, il  PUMS ne prevede la realizzazione in funzione dei prolungamenti delle linee metropolitane a Monza Bettola, lungo la direttrice di via Novara, San Donato Est, Corsico- Buccinasco e Lambrate. Il PUMS indica inoltre la necessità che i parcheggi vengano realizzati lungo le direttrici ferroviarie dell'hinterland, intercettando l'utenza quanto più possibile in prossimità dell'origine del viaggio.

Si ritiene di  mantenere Area C, fino alla realizzazione di M4, ai suoi attuali confini alla Cerchia dei Bastioni. Il Piano individua come azione prioritaria  la realizzazione di una Low Emission Zone posta in prossimità del confine comunale ma all’interno della cerchia delle tangenziali. Uno strumento che prevede  l’installazione di varchi elettronici in grado di controllare  in  maniera automatica il rispetto delle regole adottate dalla Regione  Lombardia  sulla  circolazione veicolare, in funzione delle classi emissive Euro, consentendone un effettivo controllo sul territorio comunale di  Milano, nonché il controllo di camion e veicoli di ampie dimensioni, seguendo il modello londinese.

Il PUMS promuove l’ulteriore diffusione dei mezzi in condivisione. Già oggi Milano è, con Parigi e Berlino,  un punto di riferimento europeo per questi servizi, che verranno estesi al punto che con ogni probabilità nei prossimi anni  ogni  cittadino sarà registrato ad almeno un servizio di sharing.  E’ un’evoluzione  già  in  corso, grazie all’avvio del car sharing nel 2013, e che nei prossimi mesi vedrà l’aggiunta dello scooter sharing e delle bici a pedalata  assistita,  con  l’estensione di Bikemi fuori dalla cerchia della 90/91.

Un  altro  aspetto  fondamentale del Piano è la valorizzazione dello spazio urbano, attraverso interventi di moderazione della velocità veicolare (zone 30 e isole ambientali) che renderanno la città più sicura e sostenibile.  "Tra  le  grandi  città  italiane, Milano è quella che registra il più basso indice di mortalità sulle strade. La nostra priorità è rendere le strade di Milano  sempre  più  sicure  attraverso  provvedimenti  mirati a ridurre la velocità  stradale"  , sottolinea l'assessore Maran. Parallelamente il PUMS incentiva  la  mobilità dolce, rafforzando o la rete ciclabile e prevedendo una rete di itinerari pedonali.

Il  Piano  cerca  di  rendere  anche  più  efficienti le imprese milanesi e lombarde attraverso una gestione più  smart della logistica merci, che sviluppi alcuni progetti sperimentali già in corso, integrandoli con la low emission  zone  e consentendo una migliore gestione dei sistemi di carico e scarico.

Il  Piano  renderà Milano una città accessibile a tutti. In questo contesto si  inserisce  l’elaborazione  del  Piano  di  Eliminazione  delle Barriere Architettoniche (PEBA), che prevede l’offerta di applicazioni tecnologiche in  grado  di  fornire  informazioni  sulle condizioni di accessibilità dei percorsi stradali, oltre ad interventi puntuali per le aree di interscambio del trasporto pubblico.

La  piena  attuazione  del PUMS avrà come effetti positivi la riduzione del 25%  del  traffico nelle zone a velocità moderata, l’aumento della velocità del  trasporto  pubblico  del  17%,   il  decremento  della  congestione da traffico  dell’11%  e  la riduzione delle emissioni di gas climateranti del 27%.  Inoltre  il  PUMS  porterà  un  aumento  della  popolazione con buona accessibilità  al  trasporto  pubblico  del  142%.  Il  valore dei benefici complessivi  per  la collettività, secondo il documento presentato, risulta essere   oltre  il  doppio  del  valore  dei  costi  per  la  collettività, comprensivi degli investimenti.

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