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Inviato da avatar Salvina Inzana il 06-05-2015 alle 01:30

Alla c.a. di assessori e  consiglieri competenti la sottoscritta questionei:

A Quarto Oggiaro, tra via Cogne e via Carbonia, poco distante dalla mia abitazione, c'è un cantiere fermo da anni. Dopo l'assegnazione dell'appalto al consorzio Stabile A.S. sono stati fatti (costosi) controlli per verificare eventuali infiltrazioni mafiose. Controlli risultati positivi. Risultato? Consorzio bloccato, ricorso del Consorzio al Tar, vittoria del Consorzio e appalto restituito (in questi giorni) al Consorzio. E, nel frattempo, anni persi, cantiere derubato, fondi spesi per la vigilanza e tanti altri soldi spesi per i danni subiti dal cantiere. MA I SOPRADDETTI CONTROLLI NON POTEVANO FARLI PRIMA DI CONFERMARE L'APPALTO AL CONSORZIO STABILE A.S.? Come fanno tutte le aziende e le istituzioni prima di assumere o assegnare degli incarichi importanti? Con il sistema dei controlli DOPO e non PRIMA i cittadini saranno sempre le uniche e continue vittime di questo sistema privo di buon senso. Riguardo al progetto edilizio in questione riporto quanto percepito (e subito) da molti residenti di Quarto Oggiaro. Il fine di questo progetto è anche quello di costruire dei locali per persone disagiate, in quanto sfrattate e\o problematiche. Sicuramente una lodevole iniziativa ... ma le situazioni di "disagio" non dovrebbero essere equamente distribuite? A Quarto Oggiaro, a pochi metri da questo progetto, abbiamo già due stabili-ricoveri (in v. Aldini e in v. Mambretti) di senzatetto. Con conseguenze purtroppo non piacevoli, a sentire gli abitanti vicini a tali strutture (al mattino trovano bottiglie rotte, escrementi, pattume, tracce di sangue ... alcuni residenti vorrebbero addirittura vendere il loro appartamento e andarsene!). Quindi ... perchè concentrare "tanto disagio", creando una bomba sociale, in un solo quartiere come il nostro? Considerando inoltre che non lo si sa (o non si vuole) gestire e si lasciano soli sia le persone bisognose di sostegno che i cittadini residenti?

Grazie della risposta.

Ho fotografato il cantiere. Ma se non ci fosse stato il servizio di guardia citato dall'articolo ... come si sarebbe ridotto??

http://archiviostorico.corriere.it/2015/aprile/...

Fuori per mafia, il Tar reintegra la ditta

Via Cogne, Comune costretto a riaffidare i lavori al consorzio interdetto dal prefetto Ora il titolare è stato arrestato per bancarotta. Rozza: questo sistema non funziona. Rozza: Le indagini sono state bypassate da un giudice amministra tivo: c'è qualcosa che non torna. In questo modo le interdittive diventano una foglia di fico e facciamo solo finta di combattere la mafia

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