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Inviato da avatar Gianni Bianchi il 26-11-2015 alle 12:03

Progetto "Pan Rusteg" al Parco delle Cave.

Una scommessa vinta. 

Il Progetto “Pane del Parco delle Cave” è stato presentato mercoledì 11 Novembre, nella ricorrenza di San Martino, presso l’Aula Magna del Museo di Storia Naturale in occasione del convegno “Milano Metropoli di Campagna” organizzata dall’Assessorato all’Agricoltura del Comune di Milano in stretta collaborazione con i principali Distretti Agricoli che operano sul territorio. Convegno molto interessante, di elevato livello tecnico ed anche culturale coordinato dal nuovo Assessore all’Urbanistica e Agricoltura Alessandro Balducci e che ha visto anche la partecipazione straordinaria di Ermanno Olmi e di Don Gino Rigoldi. Tra i numerosi e qualificati interventi, sicuramente meritano una particolare menzione quelli di Andrea Falappi (Presidente del Distretto Agricolo Milanese e storico conduttore di Cascina Campazzo recentemente acquisita dal Comune di Milano) sul futuro dell’agricoltura milanese e di Cesare Salvetat, Responsabile del Parco delle Cave ed infaticabile sostenitore dell’opportunità di riportare l’agricoltura produttiva nei parchi milanesi sulla base della positiva esperienza in atto da alcuni anni nel Parco stesso.

Una piacevole sorpresa attendeva i partecipanti alla fine dei lavori con la distribuzione gratuita dei prodotti coltivati direttamente dagli agricoltori milanesi tra cui ottime patate, zucche, farina, riso e, soprattutto, le gustose pagnotte del “Pan Rusteg” realizzate con il grano “Tiepolo” del Parco delle Cave.

La sperimentazione è stata positiva” - ha dichiarato l’Architetto Cesare Salvetat - “E verrà quindi riproposta, con l’augurio di poter cuocere il pane nel forno di Cascina Linterno, una volta terminati i lavori di restauro”. Un modello sicuramente valido, quello in atto nel nostro Parco, e del tutto sostenibile sia dal punto di vista agroalimentare che economico, con costi di gestione che da una attenta analisi sono risultati leggermente inferiori rispetto a quelli necessari per il mantenimento di una superficie a prato verde. La coltivazione a frumento misto a papaveri, fiordalisi e camomilla, come del resto le altre di miglio, colza, erba medica, sorgo e girasoli, oltre alla piccola porzione sperimentale di Grano Saraceno al Prato “Erbadigh” nei pressi della Marcita di Cascina Linterno, rivestono quindi un grande significato storico, culturale ed anche educativo per l’alto interesse suscitato non solo nel modo accademico ma, soprattutto, nei sempre più consapevoli fruitori del parco che, con tanto rispetto, affetto ed anche protezione, hanno seguito tutte le fasi dell’operazione, dalla preparazione del terreno al raccolto finale.

Gb



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