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Inviato da avatar Bruno Alessandro Bertini il 25-01-2016 alle 12:16

Ci sono diversi modi per affrontare un problema, a volte sono azioni opposte tra loro.

Rendere difficile usare e parcheggiare l'auto in città, favorendo bici, mezzi pubblici e altri veicoli con minore impatto sull'inquinamento è un modo di cercare di ridurre il traffico e l'inquinamento.

Di contro è anche vero che razionalizzare la circolazione, renderla fluida, mettere a disposizione parcheggi in prossimità dei punti nevralgici, ecc., è un valido modo per ridurre il traffico e l'inquinamento.

Quindi queste due possibili soluzioni sono opposte, ma entrambe valide.

A fare la differenza sono altri fattori, ovvero come questi provvedimenti sono pensati e messi in atto.

Una volta fatta una scelta si devono perseguire gli obbiettivi, senza troppi compromessi.

I provvedimenti devono essere attuabili e vanno fatti rispettare.

Corretti ove necessario.

L'educazione del cittadino è poi una componente imprescindibile.

Quindi i risultati si raccolgono nel tempo, probabilmente l'amministrazione successiva.

Quello che non va assolutamente fatto è cambiare idea ogni due o tre anni, cosa che regolarmente accade coi nostri politicanti da strapazzo.

Oggi si fanno piste ciclabili e si rallenta il traffico, domani chi subentrerà al governo della città allargherà le strade cancellando le piste ciclabili e alzerà i limiti.

Così non si ottiene nulla, o meglio, si ottiene il menefreghismo del cittadino che non sta neanche più a sentire quel che dicono di volta in volta i politicanti.

E' un continuo distruggere, rifare, sprecare, nel più felice dei mondi per i disonesti che ci sguazzano e guadagnano con opere fatte male per durare giusto due o tre anni o non essere mai finite.

Mi viene in mente l'articolo 126/bis del codice della strada: prima si mette la patente a punti cosicché tutti siano puniti, anche i ricchi che potrebbero pagare le multe come nulla e spadroneggiare sulle strade, poi si convertono i punti in soldi, e si riporta tutto al punto di partenza, salvo aver creato una legge-truffa per i cittadini onesti che si ritrovano un obbligo in più.

Ecco che allora (a parte che sincronizzare i semafori in una via a doppio senso è impossibile) le strade si riempono di SUV che accelerano fino a 80Km/h appena scatta il verde per poi fermarsi dopo cinquanta metri al semaforo successivo.

Magari andado a 50Km/h sarebbero anche sincronizzati, ma se manca l'intelligenza e l'educazione è impossibile trarre vantaggio da una razionalizzazione.

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