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Inviato da avatar Alessandro Marini il 18-11-2016 alle 10:18

Leggo su Repubblica.it di oggi (http://milano.repubblica.it/cronaca/2016/11/17/news/torna_lo_street_control_le_multe_a_strascico_contro_la_doppia_fila-152161793/) che ai Vigili "è stato dato l'ordine di riesumare il sistema" Street control.

Per chi non lo sapesse, in breve, si tratta di un sistema molto efficace che permette in tempo reale di riconoscere e multare, tramite telecamera montata sull'auto di servizio, automobili in sosta vietata, senza assicurazione, rubate, ecc ecc. La tecnologia finalmente al servizio di chi, onestamente, parcheggia dove è cononsentito, paga le tasse che deve pagare, ecc ecc.

Considerato che questo software e tutto l'apparato tecnologico montato sulle pattuglie sarà costato parecchi soldi pubblici, e considerato che è estremamente efficace, mi sorprende molto apprendere che era stato dato l'ordine di non utilizzarlo o di utilizzarlo molto poco. Mi piacerebbe anche sapere di chi era stata tale brillante idea? Probabilmente di qualcuno che occupa ancora una poltrona dell'Amministrazione, visto che il colore della Giunta non è cambiato.

Nell'articolo si legge anche l'accorata preoccupazione espressa da un solerte sindacalista dei Vigili, per un presunto "aumento degli infortuni da collutazione" legato all'utilizzo di tale sistema sanzionatorio. A parte il fatto che lo "Street control" permette all'operatore di sanzionare l'auto stando ben al "sicuro" dentro la propria autovettura di servizio (perchè la multa non viene poi apposta sul parabrezza), vorrei ricordare al solerte che è lui che ha liberamente scelto di fare il lavoro di Agente di Pubblica Sicurezza, che ha in dotazione un'arma, un manganello, un paio di manette, che in pattuglia non è mai da solo, che è stato formato ed addestrato per gestire situazioni e personaggi "border-line". Se si sente in pericolo nel momento in cui compila un semplice verbale, forse è il caso che si ponga qualche domanda...

Alessandro Marini

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